Pubblicato il 1 Luglio 2019 | di Agenzia Sir
0Mimì Augello grande attore ed estimatore d’arte
Gli acquerelli di Pedro Cano sono di quelli che apprezzi subito perché non sono appesantiti da velature e scuri aggiunti in studio e raccontano con immediatezza la realtà e la sua poesia, in una atmosfera sospesa, quasi sognante. E l’attore Cesare Bocci, il Mimì Augello della fortunata serie tv de “Il commissario Montalbano”, lo ha sperimentato l’altro giorno trovandosi in provincia di Ragusa per le riprese della prossima stagione della fiction, non ha voluto mancare la possibilità di ammirare da vicino le creazioni del maestro spagnolo.
E così, negli spazi espositivi di via Sant’Anna 105, angolo via San Giovanni, a Ragusa, Bocci è stato accolto dal curatore Saro Spata per visitare la mostra “Ragusa Matera. Due città a Sud”. L’attore ha potuto ammirare i 24 acquerelli dedicati dal maestro a due città che presentano tra loro molte analogie, circostanze che Bocci non ha potuto fare a meno di rilevare, esprimendo profonda ammirazione per il lavoro del maestro. D’altronde, la carta, per Cano, non è l’inevitabile supporto della creazione; è piuttosto parte – essa stessa – della creazione. Nessun foglio è mai uguale a un altro, così come nessuno scorcio da lui figurato ha un suo identico gemello. La casualità della materia va di pari passo con la casualità delle immagini rappresentate; e l’artista si riserva il diritto di scegliere i suoi soggetti e i fogli su cui ritrarli, solo ubbidendo all’impulso dei sentimenti. Nelle sue opere traspare il desiderio di comunicare le proprie sensazioni, attraverso la sua arte atemporale, fatta di luci e ombre, dissolvenze e riflessi, grazie alla sua riconosciuta capacità di cogliere le sfumature della natura e la fisicità delle cose nella vita quotidiana.
La mostra potrà essere visitata sino al 14 luglio, da martedì a domenica (chiuso il lunedì) secondo i seguenti orari: la mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 17 alle 21. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Ragusa oltre che dalla Fondazione Pedro Cano. Il maestro ha dipinto rigorosamente dal vero e ad acquerello le 24 opere che sono esposte, dedicate 12 a Ragusa e le altre 12 a Matera. Le sue opere, richieste ed esposte in musei di tutto il mondo (di recente anche i Musei vaticani hanno acquisito un grande quadro dell’artista), raccontano un vissuto di lunghi viaggi, importanti incontri, come quello con lo scrittore Italo Calvino.