Società

Pubblicato il 1 Luglio 2019 | di Agenzia Sir

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Per la Ragusa-Catania impegni disattesi, al momento solo parole

Era il 20 dicembre scorso e così si esprimeva il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli su Facebook: «È stata sbloccata in pochi mesi un’opera che era ferma da troppi anni: l’autostrada Ragusa-Catania. E il mio ministero ha avuto quel ruolo di regia che gli compete, ruolo che non avrebbe sortito i frutti sperati senza la fattiva collaborazione istituzionale della Regione Siciliana e degli enti locali interessati. Questa mattina ho incontrato, qui al dicastero, un gruppo di sindaci del Ragusano e finalmente è stata trovata la quadra sul progetto che sarà approvato dal Cipe (l’organo collegiale di governo per la programmazione economica) entro la prima metà di gennaio».

E a riferire quanto sopra adesso è Paolo Sanzaro, segretario generale Ust Cisl Ragusa Siracusa: era un chiaro impegno assunto dall’autorevole rappresentante del Governo nazionale. «Tutti, però – commenta Paolo Sanzaro – sappiamo come è andata a finire. E a distanza di sei mesi possiamo affermare, senza tema di smentita, che sono stati compiuti non uno ma venti passi indietro. E, soprattutto, quello che preoccupa di più è che sulla realizzazione di questa grande infrastruttura è calato un greve silenzio. Non se ne parla più, è come se fosse scomparsa dall’agenda politica e dalle priorità dei grandi palazzi. Non sono servite le marce lente, le volontà manifestate dai sindaci locali, il fronte comune d’intenti che il comitato per la Rg-Ct ha cercato di costruire a più riprese. La Rg-Ct rischia di rimanere chiusa nel cassetto in cui è rimasta seminascosta per vent’anni. Sì, proprio così, ci sono voluti vent’anni prima di avviare un percorso che si potesse in qualche modo concretizzare nella maniera migliore. La mancata realizzazione, o peggio il silenzio e l’incertezza, trascina la provincia di Ragusa e i suoi operatori economici sempre più giù evidenziando il distacco tra il Nord e il Sud, costringendo centinaia di giovani a lasciare la nostra terra per mancanza di futuro. Ma possiamo issare bandiera bianca? Assolutamente no».

E il segretario Sanzaro prosegue: «Come organizzazione sindacale, assieme al comitato, ai sindaci e a tutte le altre forze vive del territorio vogliamo diventare i promotori di un’attività di sensibilizzazione ai più alti livelli istituzionali che solleciti il Governo nazionale a esprimersi non a parole ma con fatti concreti. Non si può continuare ancora con questo andazzo. Tutto è rimasto bloccato. Come se non ci fosse mai stato niente. Non possiamo essere d’accordo su questo modus operandi. D’altronde, le infrastrutture materiali e immateriali rappresentano l’anticamera dello sviluppo . E siano certi i residenti della provincia di Ragusa che andremo in fondo su questa vicenda. Perché dovranno dirci chiaramente le reali motivazioni per cui, a questo punto, non vogliono la Rg-Ct».

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