Pubblicato il 8 Luglio 2019 | di Redazione
0Un’opera di Pace in dono a Comiso
La parrocchia Santi Apostoli di Comiso ha ricevuto in dono un’opera dell’artista Pippo Pace.
“I sentimenti sia presenti che passati, influenzano e a volte determinano quello che è il carattere e la personalità dell’essere umano e ne orientano spesso le scelte”: con questa motivazione l’artista e maestro d’arte Pippo Pace ha donato un’opera alla Parrocchia Santi Apostoli di Comiso. E’ un omaggio a Rembrandt,un quadro che riproduce una delle sue più alte opere pittoriche: “Il ritorno del figlio prodigo“. Con quest’opera l’artista ha voluto riscoprire e riassaporare un sentimento antico che affonda le radici nella sua lontana fanciullezza e adolescenza.
“Ricordo, a tal proposito,- ha detto Pace- che le lacrime di tristezza dei fedeli per il figlio che si allontanava dal Padre, si miscelavano in un tutt’uno, alle lacrime di felicità per il suo ritorno e la Chiesa dell’Annunziata, all’epoca, era un tripudio di sospiri e fazzoletti bianchi che vedevano nel perdono incondizionato del Padre, l’epilogo tanto agognato e atteso che ridava serenità e quiete.” L’omaggio al grande maestro, pertanto, vuole essere per l’artista solo un modesto ringraziamento.
Ammirare questa grande opera, infatti, ha permesso all’artista di fare un tuffo nel passato e gli ha dato sprone e coraggio di riproporla così come la sua sensibilità pittorica gli ha permesso di fare. “Ho voluto farne dono alla mia Parrocchia dei Santi Apostoli di Comiso- continua Pace- perché ho ritenuto fosse il luogo più adatto per le sue intrinseche caratteristiche Evangeliche.” L’opera si caratterizza fra l’altro per la difformità delle mani del padre che abbraccia il figlio. Quella destra è mano maschile e rappresenta il rigore e la forza paterna, mentre quella sinistra e più femminile e simboleggia la dolcezza materna.
Il dipinto, cm. 100 x 120, è stato realizzato con colori acrilici su supporto in legno MDF (trattato appositamente per la durata nel tempo). L’opera originale di Rembrandt si trova nel Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo (Russia).
Giovannella Galliano