Vita Cristiana

Pubblicato il 2 Agosto 2019 | di Redazione

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Tra giochi antichi e momenti di preghiera per Maria SS della Neve

Nel ricco programma della festa, che tradizionalmente si tiene il 5 agosto, quest’anno si è voluto dare spazio alla riscoperta degli intrattenimenti di una volta, spesso proposti alla collettività, specialmente in tempi passati, in prossimità delle feste.

Giovedì 1 agosto, infatti, alle 17.00 in piazza Martiri d’Ungheria numerosi bambini tra i 6 e i 10 anni hanno trascorso il pomeriggio a giocare “o tricatu” o “e ciappieddi“. La stessa manifestazione è stata ripetuta il giorno successivo per ragazzi e adulti. “E’ stato come tornare indietro nel tempo“, commenta uno dei partecipanti. Sicuramente a caratterizzare la festa è la sincera devozione della comunità giarratanese.

Si prevedono due serate all’insegna della spensieratezza e dei talenti: in programma alle ore 22.00 gli spettacoli “Talentù”, sabato 3 e “La Social Band”, domenica 4. L’organizzazione è a cura di Puma Event in collaborazione con il comitato dei festeggiamenti. Tutte le sere alle ore 18.30, presso la Basilica di Sant’Antonio Abate, si celebra l’Eucarestia. Alle ore 18.00 la recita del Santo Rosario.

Lunedì 5 agosto i Solenni Festeggiamenti  in onore alla Santa Patrona di Giarratana cominceranno già alle 8.00 del mattino con lo sparo dei colpi a cannone e lo scampanio a festa. A seguire la prima Celebrazione Eucaristica del giorno (ore 8.30) e il giro per le vie cittadine del corpo bandistico “V. Bellini”.

Dopo la Celebrazione Eucaristica delle ore 11.00, la tradizionale “Sciuta” del cinquecentesco simulacro della Santa Patrona portato in processione per le vie del centro storico. Nel pomeriggio la “cena” ossia la vendita all’asta dei doni offerti. Alle 19.30 Solenne Celebrazione Eucaristica e, a seguire, giro serale del simulacro tra le vie del paese.

A conclusione della festa, lo spettacolo pirotecnico a cura della ditta Cav. Vito Costa e figli di Barcellona Pozzo di Gotto.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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