Pubblicato il 16 Settembre 2019 | di Agenzia Sir
0Fede e devozione a Ibla per la Madonna Addolorata
Da un lato l’impareggiabile location con il barocco di Ibla, dall’altro il simulacro dell’Addolorata, attorno un silenzio quasi irreale, stracolmo di vere emozioni. Sensazioni che non possono essere spiegate più di tanto a parole: solo chi è stato presente può testimoniare quanto certe suggestioni tocchino le corde della propria sensibilità. A prescindere dal fatto di essere o meno credenti, sono questi i momenti straordinari in cui è stata immersa, a buon diritto, la processione di Maria Santissima Addolorata a Ragusa Ibla. Il lento incedere del simulacro della Madre piangente tra i monumenti UNESCO, con le viuzze che trasudano un fascino particolare, facendo da cornice ai fedeli in processione, tutti in ossequioso silenzio, a punteggiare ogni tratto del cammino, rappresenta una esperienza singolare ed irripetibile. In città, solo in questa festa solenne è possibile riscontrare un’esperienza del genere. Molto intima. In cui la carica di spiritualità e il misticismo della fede sono un elemento unico. Elementi che, ogni anno, riaffiorano e rivivono per scandagliare meglio le sottili sfumature del credo di ciascuno. E non è un caso che l’avvenimento religioso in questione sia da annoverare tra i più antichi del borgo barocco di Ragusa.
Anche stavolta, la processione che è partita dalla chiesa di Santa Maria dell’Itria non ha tradito le attese, raccogliendo attorno a sé un consistente numero di devoti, gli stessi che hanno preceduto il simulacro della Vergine con i ceri, accompagnando il fercolo tra i vicoli e le viuzze. La processione si è snodata lungo le viuzze limitrofe alla chiesa di Santa Maria dell’Itria. Poi, in piazza della Repubblica, dinanzi alla chiesa delle Anime sante del Purgatorio, il simulacro è stato sistemato sul carrello mobile. E da qui la processione, guidata dal sacerdote Giuseppe Ramondazzo, accompagnata dal corpo bandistico San Giorgio Città di Ragusa, è proseguita per le strade del quartiere barocco. Anche quest’anno, poi, c’è stata la sosta all’interno del Duomo di San Giorgio, con un momento dedicato a una speciale preghiera mariana. Un rito pregnante, caratterizzato da una intensa sacralità e spiritualità. E’ il momento della riflessione che ha sostenuto quanti percorrono la strada del dolore, come quello dell’Addolorata che soffre per il Figlio morto sulla Croce. L’attenzione, in particolare, è stata rivolta verso i canoni della crescita spirituale che accompagna ogni devoto. Il momento solenne dei festeggiamenti che, per tutta la settimana, hanno animato il fervore religioso di questa zona di Ibla, è stato seguito con estrema partecipazione dai fedeli che hanno rinnovato il proprio affetto nei confronti della Madre piangente. Il simulacro ha fatto rientro in chiesa dopo due ore.
La Madonna Addolorata ha poi rinnovato il proprio appuntamento ai fedeli al prossimo anno, con la processione della Settimana Santa, durante il periodo pasquale, quando il simulacro uscirà di nuovo tra le stradine dell’antico borgo di Ragusa in occasione delle Quarantore.