Pubblicato il 16 Ottobre 2019 | di Redazione
0Promuovere l’uomo e il cittadino: Chiesa, scuola e famiglie insieme
La Chiesa ha ricevuto da Gesù il compito di annunciare il Vangelo, testimoniandolo con le parole e i gesti, e mostrando l’amore di Dio verso l’uomo, attraverso la promozione umana, la solidarietà, l’aiuto ai più poveri. Nel suo cammino, la Chiesa ha avvertito che il compito educativo è parte integrante della sua missione, dimensione imprescindibile e importante frontiera dell’evangelizzazione. La Comunità cristiana educa con la sua vita e le sue attività: l’annuncio del Vangelo e la catechesi, la preghiera e la liturgia, la carità, l’accoglienza fraterna e il servizio disinteressato. Tutto ciò ha una grande valenza formativa, che incide sulla mentalità e sui comportamenti, generando cultura in tutti i membri della Comunità. Essa si presenta come luogo di educazione permanente, che forma le persone nelle convinzioni e nei valori.
Nelle Parrocchie, dove è viva la coscienza ministeriale e missionaria, è possibile che emergano figure educative specifiche, ricche di umanità, testimoni e compagni di strada dei più giovani. Un ruolo insostituibile è quello del sacerdote, chiamato a promuovere, presiedere e coordinare la proposta educativa parrocchiale, che ha il suo nucleo nell’incontro vitale con la persona di Gesù Cristo, a favorire la collaborazione tra le diverse figure educative e a prendersi cura personalmente del cammino spirituale degli educatori. Ai presbiteri è richiesto di aprirsi ad una autentica paternità spirituale, “nutrita da un cuore al tempo stesso giovane e maturo, attento, capace di relazionalità, premuroso, rispettoso della gradualità, ma anche esigente” (CEI, educare i giovani alla fede, pag. 11), disponibile all’accompagnamento dei giovani, mediante la direzione spirituale.
Occorre anche riconoscere il ruolo imprescindibile della famiglia, prima ed indispensabile comunità educante, con la quale deve essere intrecciata una reale e continua alleanza educativa. La famiglia ha la missione e la responsabilità primaria nella trasmissione dei valori e della fede. Essa sola può nei confronti dei figli dare un’impronta che rimane nel tempo. La Chiesa è chiamata a sostenere i genitori nel loro compito di educatori, promuovendone la competenza, mediante incontri di formazione e il confronto tra famiglie. È utile favorire il contatto tra le famiglie attraverso la proposta di gruppi di spiritualità familiare.
In ogni comunità cristiana, chiunque deve poter trovare percorsi di educazione alla fede, dove si è accompagnati nel cammino di fede. In questo contesto formativo potranno emergere adulti disponibili a stare con i ragazzi e i giovani, offrendosi come punti di riferimento e rendendo viva e credibile la proposta formativa della Comunità. Cristiani adulti con la vocazione di accompagnatori, che siano impegnati nella Chiesa e nel mondo; che desiderano percorrere un cammino di santità; che siano confidenti che non giudicano; che ascoltino con benevolenza e sappiano dare risposte adeguate ai bisogni dei giovani; che riconoscano i propri limiti umani; che sappiano camminare a fianco dei giovani rispettandone la loro libertà; che si impegnino ad acquisire una solida formazione di base.
La Parrocchia è chiamata anche a mantenere aperto e convergente il dialogo con la Scuola, trovando il modo di operare insieme, nel rispetto degli ambiti differenti e delle finalità diversificate, ma tendenti allo stesso scopo: educare la persona in modo integrale e permanente alla libertà e responsabilità, ad una coscienza morale consapevole e matura, a vivere la vita come chiamata al dono di sé, al servizio, al rispetto dell’altro, alla gratuità e all’impegno nella società.
Nell’ottica di tradurre la fede in proposta culturale, alcuni Uffici pastorali della nostra Diocesi sono stati coinvolti in molti istituti scolastici per offrire agli studenti momenti formativi su temi di intercultura, solidarietà, educazione al volontariato, all’affettività, esperienze di alternanza scuola-lavoro, prevenzione della ludopatia.
Queste esperienze di collaborazione con il mondo della Scuola ha permesso la realizzazione di un importante incontro tra il nostro vescovo monsignor Carmelo Cuttitta con i direttori degli Uffici pastorali della Curia diocesana e i dirigenti scolastici di un buon numero di Scuole presenti nel territorio della Diocesi. Il proficuo confronto e la convergenza di idee sull’importanza di una collaborazione per una alleanza educativa tra Chiesa locale e Scuola, coinvolgendo anche le famiglie, ha portato alla decisione di attivare un tavolo di lavoro per individuare bisogni formativi degli alunni al fine di attivare esperienze di formazione integrale, che promuovano l’uomo e il cittadino.
Sebastiano Roberto Asta