Pubblicato il 6 Novembre 2019 | di Agenzia Sir
0Influenza no grazie
L’Azienda Sanitaria invita tutti i cittadini all’Influday ed avvia la campagna vaccinale 2019/2020 contro l’influenza. L’appuntamento è per mercoledì 6 novembre, alle ore 10.00 nella sede dell’ASP, in piazza Igea – Ragusa. Sarà possibile anche vaccinarsi direttamente grazie alla presenza del personale del servizio prevenzione dell’ASP. Hanno già aderito all’iniziativa il Prefetto di Ragusa e diversi esponenti delle Forze dell’Ordine oltre ad altre Isitutzioni e il Comitato Consultivo Aziendale. Un assioma fondamentale, la vaccinazione è il valore di una scelta di grande importanza per la salute della comunità.
L’influenza è la prima causa di morte per infezione e comporta diversi rischi di complicanze, soprattutto per gli over 65. Fondamentale vaccinarsi prima che arrivi la stagione invernale hanno ricordato gli esperti riuniti a Roma per la presentazione della campagna “UnaSceltaVincente” realizzata da Italia Longeva, la rete del Ministero della Salute sull’invecchiamento e la longevità attiva. Nell’ultima stagione antinfluenzale si è vaccinato il 53% degli over 65, con una grande variabilità tra le diverse regioni. «La percentuale di copertura è ancora troppo bassa rispetto all’obiettivo minimo del 75% per gli ultra 65enni – ha spiegato Claudio D’Amario, direttore generale Prevenzione sanitaria del Ministero. L’Organizzazione mondiale della sanità addirittura raccomanda la copertura al 90%. La copertura molto bassa per la fascia adulta e giovanile presenta possibilità di complicanze e disagi legati all’assenteismo sul luogo di lavoro». «Non si deve fare l’errore di sottovalutare l’influenza – ha concluso Paolo Bonanni, ordinario di Igiene all’Università di Firenze e coordinatore scientifico del Calendario per la vita. I rischi di complicazioni sono elevati, in particolare negli anziani per i quali aumenta del 6% il rischio di ictus durante i picchi di epidemia. Aumentano inoltre i rischi, che già crescono con l’età, di polmonite e di attacchi cardiaci».