Pubblicato il 10 Novembre 2019 | di Redazione
0L’uomo e l’ultimo giorno della Creazione. Mannaggia… a quel sabato?
Il sole tiepido e l’aria tersa hanno reso più nitido e accogliente lo scenario della settima Giornata diocesana per la custodia del Creato organizzata a Vittoria, il 6 ottobre scorso, per riflettere sul valore della biodiversità. Il nostro territorio è un luogo splendido che si estende dal mare alla collina ma, come ogni altra parte del pianeta, l’inquinamento del suolo, delle acque e gli incendi ne minacciano notevolmente la vita. Siamo chiamati a riscattare le nostre colpe affinché Dio non si rammarichi di aver creato l’uomo, “mannaggia … a quel sabato”, che per la sua bramosia di possedere, di spadroneggiare, di sfruttare, ha reso buona parte della terra non un luogo d’incontro e di condivisione ma un teatro di rivalità e di scontri, una discarica squallida e inguardabile.
Dopo la celebrazione della santa messa, presieduta dal nostro vescovo monsignor Carmelo Cuttitta, hanno avuto inizio i tre percorsi predisposti per la giornata. Non eravamo tantissimi, ma tra i comisani, i ragusani e i vittoriesi, ci ha particolarmente gratificato la presenza del docente universitario Massimo Ventimiglia che ci ha raggiunti dalla “lontana” Palermo. L’auspicio è che questa esperienza abbia lasciato “semi fecondi” di riflessione sugli errori commessi per sollecitare l’impegno a rimediare, affrontando la crisi antropologica, sociale e ambientale: “tutto è connesso”!
Uno dei percorsi è stato la visita all’orto di Fra’ Simplicio, presso l’ex convento dei frati cappuccini, che ci ha fatto immaginare l’odoroso giardino dell’Eden. Umberto e Salvatrice Virgadaula, dell’associazione Progetto Natura e Salute, ci hanno offerto l’opportunità di conoscere e contemplare tante specie botaniche, erbe aromatiche ed officinali (più di 100 specie): la stevia nota per il suo elevato potere dolcificante, ma anche perché contiene ferro, manganese, vitamine A e C; l’issòpo le cui sommità fiorite si usano in farmacia per la preparazione di infusi con proprietà eupeptiche, espettoranti e carminative; l’iperico per le tante proprietà tra cui quella cicatrizzante, e tante altre piante da frutto e fiori, tipiche della flora mediterranea.
I capi scout Giovanni Battaglia, Maria Giovanna Intelisano e gli scout del Clan Nuove Frontiere – Vittoria 1 con le due guide (Francesco Marangio e Gianluca Gulino) ci hanno accompagnato negli altri due percorsi: quello nel centro storico di Vittoria, dove edifici e palazzi in stile liberty hanno risvegliato l’attenzione e l’ammirazione perfino di qualche vittoriese e quello nella valle dell’Ippari, oltraggiata dai rifiuti, luogo da risanare che potrebbe rinascere stupendo e ameno per la sua ricca biodiversità.
A conclusione della giornata nessuno dei partecipanti si è sentito un visitatore spensierato, abbiamo condiviso che non occorrono soltanto buoni propositi, ma scelte coraggiose ed azioni concrete per cercare soluzioni lungimiranti e pensare al futuro di tutti. Il pranzo insieme è stato infine una ricarica di gioia e di sapori!
Renato Meli