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Pubblicato il 13 Novembre 2019 | di Redazione

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Il rispetto per “Sora nostra madre terra”, dono di Dio

Il rispetto per “Sora nostra madre terra”, come la chiama San Francesco d’Assisi, per ammirare e rendere grazie al dono di Dio.

Grande scalpore hanno suscitato le immagini e le figure, raffiguranti Pachamama, utilizzate nella cerimonia nei giardini vaticani all’inizio del sinodo per l’Amazzonia e nella processione dalla basilica di San Pietro all’Aula sinodale, alle quali ha partecipato Papa Francesco. Monsignor Felipe Arizmendi Esquivel, vescovo emerito di San Cristobal de las Casas (Messico), che ha vissuto per decenni a contatto con le popolazioni panamazzoniche condividendo la vita e la fede con loro, spiega in articolo dell’Osservatore Romano, che non si tratta di idolatria, ma di valorizzare e rispettare la Terra «come una vera madre, perché è la terra a darci da mangiare, a darci l’acqua, l’aria e tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere». Le popolazioni amazzoniche «non la considerano una dea, non la adorano, le esprimono solo il loro rispetto e pregano rendendo grazie a Dio per essa».

Le statuette Pachamama, continua mons. Esquivel, «non sono dee; non c’è stato alcun culto idolatrico. Sono simboli di realtà ed esperienze amazzoniche, con motivazioni non solo culturali, ma anche religiose, ma non di adorazione, perché questa si deve solo a Dio. È una grande impudenza condannare il Papa come idolatra, perché non lo è stato né lo sarà mai».

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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