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Pubblicato il 10 Gennaio 2020 | di Redazione

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In uscita il nuovo numero di Insieme dedicato a “La città dell’uomo”

In un periodo storico delicato, come quello che stiamo affrontando, occorre parlare con una certa urgenza di città e cittadinanza. La situazione politica attuale aumenta nei cittadini la convinzione che la politica sia sporca, corrotta e ciò innesca un generale disinteresse verso l’unico ambito in grado di operare per il bene comune. Continuano così a trionfare i mediocri o i più scaltri, che però non sono capaci di incidere positivamente nella società. Occorre invece che si sviluppi nelle persone un senso di comunione con la città, che si ricostruisca un tessuto comunitario locale che opera per lo spazio urbano, che non è da intendersi solo come luogo geografico, ma anche luogo di relazioni, di solidarietà, di inclusione; così come di esclusione e di egoismo. È il fulcro della nostra identità e proprio per questo occorre interrogarsi sulla città e su una sua possibile evoluzione. Nel 1984 Lazzati, politico, giornalista, docente e rettore italiano, dichiarato nel 2013 Venerabile da Papa Francesco; scriveva che “dire città dell’uomo a misura d’uomo è fissare l’attenzione sull’uomo dal quale la città prende vita e verso la quale la città è volta come a proprio fine”. La città dell’uomo per essere costruita richiede un impegno costante, non solo a chi la governa, ma prima di tutto ai suoi abitanti.

Proprio per questo si è deciso di dedicare la prima riflessione dell’anno alle nostre città, di cui si parla tanto spesso, ma che rischiano di divenire sempre più invisibili. Il nuovo numero offre tantissimi spunti di riflessione concreti sul tema, chiamando in causa i più grandi esperti: il già citato Lazzati, ma anche La Pira, Sturzo, Papa Francesco. Si è anche indicata una parola valore per la città del futuro: prossimità, che ci fa pensare alla città prima di tutto come una rete di relazioni, legando l’uomo all’altro, alla comunità, al territorio e al mondo. Fondamentale il contributo di ogni singolo cittadino, chiamato a entrare in campo egli stesso per preparare con cura le fondamenta morali della città, senza passare la delega ai professionisti della politica. Ogni cittadino ha dei precisi doveri, da compiere per salvaguardare l’umanità, primo tra tutti quello di essere al servizio della collettività. Soltanto assolvendo a tali doveri, si potranno assicurare dei diritti alle generazioni future. Una missione che è comune a tutti i cittadini, ma in particolare per quelli della città di Vittoria, che solo in questo modo potrà discostarsi dal passato.

Parlare della città è anche interrogarsi sul perché certe sue zone stiano cadendo sempre più nel dimenticatoio, come accade nel centro storico di Ragusa, che ha salutato il 2020 con la chiusura di alcune attività commerciali “storiche”. Tanta concorrenza, molte crisi di settore, ma anche le novità fiscali che penalizzano soprattutto il piccolo commercio, che rappresentava una tipicità tutta italiana. Un fenomeno che non riguarda certo solo Ragusa, ma nella nostra zona ha assunto una sua specificità.

Ma parlare della città è anche parlare dei nostri giovani, del perché si allontanino dalla vita cristiana e di come sia difficile per i genitori gestire prima i cambiamenti che porta l’adolescenza, tra cui le prime uscite da soli, e poi vedere i propri figli costretti ad emigrare, per studio o per lavoro. Tutto questo porta nelle nostre realtà urbane ad un aumento del numero degli over 65, una generazione, denominata “Silver Age”, che si ritrova a vivere una matura giovinezza, mettendosi a disposizione degli altri, prima di tutto supportando i loro familiari.

Torna anche la rubrica “CelebriAMO”, a cura di don Girolamo Alessi, che scrive di come la nostra salvezza si compia ogni volta che celebriamo i sacramenti, perché la benedizione di Dio è la vera forza per la vita degli uomini, delle comunità, delle nostre città. Anche la comunità ecclesiale deve fare la sua parte, non si può limitare a celebrare belle liturgie, è indiscutibile che la Chiesa, in sinergia con altre istituzioni educative, possa contribuire a formare una nuova classe dirigente nel nostro Paese.

Il numero di Insieme di gennaio, dedicato a “La città dell’uomo”, è disponibile online e sarà distribuito gratuitamente in tutte le parrocchie della Diocesi di Ragusa da domenica 12.

 

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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