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Pubblicato il 14 Febbraio 2020 | di Saro Distefano

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Il battesimo di Noemi a San Luigi. Una festa di tutta la comunità

San Luigi a Ragusa è chiesa piccola. La parrocchia insiste su un quartiere molto grande e tanti sono i parrocchiani, ma la chiesetta è pur sempre un piccolo tempio rurale di novanta anni fa.

La messa domenicale è sempre partecipata e un terzo dei fedeli segue in piedi.

La messa domenicale che ha chiuso il periodo natalizio è stata particolarmente seguita per via di un evento non raro ma certamente non frequente.

Il parroco, Luca Tuttobene, ha infatti celebrato un battesimo. Ma alla fonte si è apprestata Noemi, non una neonata. Una ragazzina di nove anni che ha fatto deliberatamente la scelta di diventare figlia di Dio e sorella di Gesù.

Noemi ha frequentato i “pescatori” di San Luigi, il gruppo, molto ampio, che don Luca coordina col fondamentale aiuto di un bel gruppo di parrocchiani. I pescatori si riuniscono, fanno uscite, corsi, preghiere, cantano, seguono il cammino dell’iniziazione cristiana con uno stile che don Luca ha cucito su misura per i bambini e i ragazzi di oggi. Noemi li ha frequentati. Ma non era ancora battezzata.

Poi la richiesta: “Padre Luca, vorrei battezzarmi”. Noemi è schietta e spontanea. Padre Tuttobene ne parla al vescovo.
Monsignor Cuttitta approva ma avanza solo una richiesta: che Noemi scriva una lettera per spiegare i motivi della sua scelta.

Lettera che in via Roma, al Vescovado, arriva a stretto giro di posta. Non abbiamo letto la missiva, ma doveva essere convincente oltre che, evidentemente, sincera. Fatto è che l’episcopo autorizza il parroco e la prima domenica di gennaio a San Luigi tra pescatori, scout, parenti, amici e fedeli non si entrava in chiesa. La cosa più importante, però, è stata senza dubbio la toccante cerimonia. Noemi è stata battezzata, entrando a fare parte della comunità, riconoscendo nella chiesa la “sua seconda madre”, dopo la madre naturale che in prima fila non riusciva a trattenere le lacrime di commozione (come il papà di Noemi, la madrina, i nonni, tutti i parenti e, in somma, tutti i presenti a San Luigi).

Appena dopo la cerimonia religiosa e il sacramento, Noemi ha ricevuto la maglietta e il cappellino bianchi che distinguono i pescatori di San Luigi. Gli scout del gruppo Ragusa 2 dell’Agesci hanno regalato a Noemi un canto dei loro.

Una domenica che Noemi non dimenticherà mai, e che molti dei presenti ricorderanno a lungo. Una festa della comunità, una Chiesa del popolo, una festa di tutti.

 

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Autore

Nato a Ragusa nel 1964 è giornalista pubblicista dal 1990. Collabora con diverse testate giornalistiche, della carta stampata quotidiana e periodica, online e televisive, occupandosi principalmente di cultura e costume. Laureato in Scienze Politiche indirizzo storico, tiene numerose conferenze intorno al territorio ibleo.



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