Società

Pubblicato il 17 Febbraio 2020 | di Redazione

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La Coldiretti a Santa Croce Camerina per la Giornata del Ringraziamento

Si è tenuta domenica 26 gennaio nella chiesa madre San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina la Giornata di Ringraziamento della Coldiretti. È stato il consigliere ecclesiastico della Coldiretti, padre Armando Fidone, a presiedere la celebrazione alla presenza del parroco e delle autorità civili, del presidente regionale della Coldiretti Francesco Ferreri, del direttore provinciale di Ragusa e Siracusa  Calogero Fasulo e dei presidenti delle sezioni dei vari comuni. Padre Fidone ha voluto evidenziare l’importanza dell’abbraccio divino, ovvero della presenza di Dio nella nostra vita, quale luce che guida ad uscire dalle tenebre, rendendoci forti, coraggiosi, guariti, per amare i nostri fratelli e la natura che ci dà sostentamento.

Momenti particolari sono stati quelli che hanno visto la Coldiretti impegnata nella proclamazione della Parola e nelle varie fasi della celebrazione, nella recita della Preghiera del Coltivatore da parte del presidente della Coldiretti della sezione di Santa Croce Camerina, Massimo Catalano, e nella testimonianza del presidente regionale che, oltre a ringraziare coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento e che sono stati vicini alla Coldiretti, ha parlato dell’importanza della formazione cristiana. «Valori in cui continuo a credere – ha affermato Ferreri – sono il rispetto della natura, il valore del tempo e la presenza del Signore nel fiore che nasce o nel frutto raccolto, perché anche qui si vive e con passione».

Lo stesso Ferreri ha sottolineato il contributo dato dall’agricoltura alla nostra società ed il bisogno di dedicarsi a questa attività economica con entusiasmo e passione.

Nel nome del Signore Gesù, che nutre e sostiene l’uomo nel lavoro e nel cammino verso la santità, padre Armando ha benedetto i mezzi agricoli nella piazza antistante la Chiesa.

“Dalla terra e dal lavoro: pane per la vita” è il titolo del Messaggio dei vescovi italiani su cui si è riflettuto in questa giornata. Terra che è diventata nuova fonte di vita e di speranza per tanti giovani. È in atto, infatti, un cambiamento epocale: il mestiere della terra non è più considerato l’ultima spiaggia di chi non ha un’istruzione e ha paura di aprirsi al mondo, ma è la nuova strada del futuro per le giovani generazioni istruite, a partire da quelle delle regioni del Sud. Secondo un’analisi della Coldiretti su dati Infocamere, nei primi sei mesi del 2019 sono oltre cinquantacinquemila le imprese agricole condotte da under 35, con l’Italia che si pone al vertice dell’Unione europea per giovani agricoltori. Una presenza che ha di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna, dove il 70% delle imprese giovani opera in attività che vanno dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasili, ma anche attività ricreative, agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, sistemazione di parchi, giardini, strade, agribenessere e cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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