Vita Cristiana

Pubblicato il 10 Giugno 2020 | di Redazione

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Riscoprire Cristo attraverso i fratelli «Indimenticabile la Festa del Ciao»

Amici carissimi, sono felice di ritornare a condividere con voi le meraviglie che il Signore continua ad operare nel mio cammino di formazione. Dal mese di settembre frequento il secondo anno formativo presso la comunità del seminario dell’Arcidiocesi di Palermo. Con impegno e dedizione porto avanti il mio discernimento lasciando che lo Spirito Santo mi confermi per servire la Chiesa attraverso l’ordine sacerdotale. In relazione con la Parola di Dio, la preghiera e l’Eucaristia sento che il Signore è presente: Lui mi porta, mi sostiene verso la volontà che ha tracciato nella mia vita. Dal mese di novembre ho iniziato il mio servizio pastorale nella parrocchia di San Paolo Apostolo a Ragusa. Il rettore del seminario mi ha chiesto di svolgere attività nell’ambito dell’Azione Cattolica. Tutti i sabato pomeriggio raggiungendo la parrocchia incontravo i ragazzi. L’accoglienza calorosa da parte del parroco don Mauro Nicosia, ha incrementato in me la gioia e l’entusiasmo per questa esperienza. Dal primo momento si è instaurato tra noi due un bel rapporto di amicizia: una sintonia reciproca. Inizialmente, ho conosciuto e visitato i diversi gruppi condividendo ai ragazzi la mia storia vocazionale. Dal momento in cui mi è stato indicato di dedicarmi alla formazione dei cresimandi, le due educatrici, Antonella e Maria Giovanna sono diventate le compagne d’avventura. Momento indimenticabile è stata la festa del “ciao”. Insieme ai vari gruppi con gli animatori e i genitori dei ragazzi, ci siamo ritrovati per vivere un pomeriggio di fraternità. Tra giochi, risate e la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco, ci siamo divertiti.
Dal 9 marzo scorso siamo rientrati nelle nostre diocesi di appartenenza. Ogni attività formativa e pastorale è stata sospesa a causa della pandemia. Tutti siamo privi delle relazioni con gli altri. Nel disagio che stiamo vivendo, dobbiamo permettere al Signore di poter scrivere tra le righe storte. Penso e medito lasciando maturare in me la consapevolezza riguardo la preziosità di vivere la “Fraternità”. Essa è il dono da ricercare nel volto di chi mi sta accanto. Spesso l’egoismo ci rende ciechi e incapaci di vedere i nostri limiti. Di conseguenza, aumenta il rischio di rimanere soli. Sal 133: “Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!” Dalle parole del salmo intuiamo che la fraternità è il luogo benedetto da Dio e momento di prova per noi credenti. L’altro aiuta a conoscere noi stessi; provoca un cambiamento. Pertanto, nella fraternità si esprime il segno tangibile del riconoscimento del vero discepolo di Gesù. Non ci rimane che guardare il Signore: egli è la nostra speranza. Mentre Lo preghiamo perché attraverso lo Spirito Santo illumini le menti degli esperti e ci liberi da un eventuale contagio, ricordatevi di noi seminaristi. Il Signore ci conceda un cuore aperto ai bisogni dei fratelli e capace di riscoprire la Sua presenza in ogni uomo. Dio ci benedica.

Marco Scalone

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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