Pubblicato il 3 Agosto 2020 | di Redazione
0Pochi partiti, tante liste civiche
Si vota a Vittoria il 4 e 5 ottobre. Dopo due anni di commissariamento, seguito allo scioglimento per infiltrazioni mafiose, la città si prepara al voto per scegliere i futuri amministratori.
Il lotto dei candidati sindaco è molto vasto e senza nessuna presenza femminile. In questa competizione elettorale i partiti appaiono defilati. Sono due o tre candidati avranno il sostegno di una sigla politica, le liste civiche avranno una parte importante. In questa fase, inoltre, si parla di “possibili candidati”, poiché le candidature saranno presentate solo a fine estate e molto potrebbe ancora cambiare. I nomi sul tappeto sono quelli di Salvatore Sallemi e Nello Dieli, per il centrodestra; Francesco Aiello avrebbe il sostegno di alcuni partiti di sinistra (Pd e Articolo 1); Salvatore Di Falco, un passato da esponente di spicco del Pd, oggi corre da solo, sospinto solo dalla società civile. Il Pd, a Vittoria, ha cambiato identità. Fuori quasi per intero il gruppo storico del partito, oggi gli iscritti sono tutti vicini al candidato Aiello. Nei 5 Stelle due persone avrebbero presentato la richiesta di certificazione. Si Tratta di Pero Gurrieri e Pippo Re, ma solo il primo ha già avviato la campagna elettorale. E solo uno potrà avere la certificazione. Luigi Melilli, ex Lega, guida il fronte dei sovranisti e sarà in campo, forse con la sigla di “Vox”, il movimento di Diego Fusaro.
È troppo presto per considerare definitiva la lista dei candidati sindaco. E chi salirà le scale di Palazzo Iacono troverà una città con mille problemi irrisolti e tante priorità da affrontare. Abbiamo chiesto ad alcuni esponenti storici della politica vittoriese un parere.