Pubblicato il 25 Settembre 2020 | di Redazione
0Concentriamoci su cosa “c’è da fare” e non su quello che non si può fare
Siamo all’interno di un tempo straordinario e che come tale va vissuto. Un tempo straordinario che è inserito comunque in una storia che continua, magari con nuove modalità; e allora è diventato necessario ripensare le nostre attività, i nostri percorsi (forse inconsapevolmente condizionati dalle abitudini) e chiederci di che cosa c’è veramente bisogno nelle nostre case, nelle nostre città e diocesi, nei nostri luoghi, cosa è veramente essenziale.
Ripartiamo dalle parole di don Enzo Smeriglio, assistente unitario regionale: «non limitiamoci ad essere “distributori di amuchina” per la “sanificazione” delle nostre chiese: noi siamo chiamati alla “sanTificazione” di queste, attraverso l’esperienza di un impegno che diventa anche esperienza di cordata nell’andare insieme».
Siamo infatti tutti convinti che l’anno associativo/pastorale che sta iniziando debba essere un anno particolarmente intenso, ricco, coinvolgente, determinante per rilanciare e sostenere la vita delle nostre parrocchie; un anno in cui ci sarà richiesto di mettere in campo un “di più” di generosità, di creatività, di passione associativa.
In questa cornice e attorno al tema dell’anno “Servire e dare la propria vita” i settori/articolazioni dell’associazione accompagneranno gli aderenti nel cammino formativo volto a concentrarsi su tutto quello “che c’è da fare” piuttosto che sull’attardarsi a fare l’inventario di quello che non si può fare, ovviamente nel rispetto di tutte le prescrizioni che la pandemia impone.
Le equipe stanno già programmando le prossime attività per mantenere vive le relazioni con le associazioni parrocchiali.
“Segui la notizia” è lo slogan dell’Iniziativa Annuale attorno al quale l’Acr, domenica 6 settembre, ha riunito circa 100 educatori della nostra diocesi per vivere l’esperienza formativa di un campo “sui generis” presso gli ampi (e adeguati alle normative anti covid) locali della parrocchia Sacro Cuore di Gesù in Ragusa; gli stessi educatori che accompagneranno i ragazzi al “campo autunnale” previsto a Chiaramonte Gulfi fra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.
I Giovani, pratici nell’uso degli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, hanno avuto la possibilità di continuare ad incontrare gli aderenti raccogliendo idee e proposte per programmare un cammino che, avendo come parole d’ordine “condivisione” e “confronto”, ha permesso la stesura del programma triennale del settore (tenuto conto che siamo ancora all’inizio del nuovo triennio). In esso gli obiettivi che maggiormente sono stati condivisi riguardano il desiderio di formazione, di confronto, di camminare insieme per affrontare le sfide della modernità, l’esigenza di annunciare il Vangelo alle giovani generazioni, l’esigenza di farsi “buoni samaritani” per gli ultimi della società: i poveri, i malati, gli emarginati, i migranti.
“Da corpo a corpo” è il titolo del testo adulti che sarà presentato agli animatori ed ai presidenti parrocchiali nell’incontro già programmato per il prossimo 26 settembre presso la parrocchia S.Maria Goretti in Vittoria.
Ripartiamo, pertanto, sentendo la responsabilità del fratello che ci sta accanto “sulla stessa barca”, ascoltando il soffio dello Spirito che ci permetterà di proseguire la navigazione, indicandoci la direzione.
Rosario Schininà