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Pubblicato il 26 Settembre 2020 | di Redazione

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Il nuovo Messale ci aiuta a riscoprire la gioia e la grazia del celebrare

Il nuovo Messale della Conferenza episcopale italiana viene consegnato proprio in queste settimane ai vescovi italiani e alle parrocchie. Diventerà obbligatorio dalla prossima Domenica di Pasqua (4 aprile 2021). Si tratta della nuova traduzione in italiano della terza edizione tipica – in latino – del Messale Romano scaturito dal Concilio Vaticano II nella quale cambiano alcune formule con cui viene celebrata l’Eucaristia nella nostra lingua.

La prima copia è stata consegnata al Santo Padre. Ricevendo in udienza una delegazione che ha lavorato alla pubblicazione del volume guidata dal cardinale presidente Gualtiero Bassetti, il Papa ha ringraziato per il dono ricevuto, sottolineando l’importanza del lavoro svolto e la continuità nell’applicazione del Concilio. Il cardinale Bassetti ha ricordato l’impegno profuso da tanti nel migliorare il testo sotto il profilo teologico, pastorale e stilistico. Questa edizione è stata approvata secondo le delibere dell’Episcopato e ha ricevuto l’approvazione da Papa Francesco il 16 maggio 2019. Oltre alle variazioni e agli arricchimenti della terza edizione tipica latina, propone altri testi facoltativi di nuova composizione, maggiormente rispondenti al linguaggio e alle situazioni pastorali delle comunità e in gran parte già utilizzati a partire dalla seconda edizione in lingua italiana del 1983.

«Il libro del Messale – spiega il cardinale – non è soltanto uno strumento liturgico, ma un riferimento puntuale e normativo che custodisce la ricchezza della tradizione vivente della Chiesa, il suo desiderio di entrare nel mistero pasquale, di attuarlo nella celebrazione e di tradurlo nella vita. La riconsegna del Messale diventa così un’occasione preziosa di formazione per tutti i battezzati, invitati a riscoprire la grazia e la forza del celebrare, il suo linguaggio – fatto di gesti e parole – e il suo essere nutrimento per una piena conversione del cuore».

Papa Francesco aveva autorizzato la promulgazione della terza edizione in italiano del Messale Romano un anno fa. Fra le novità introdotte quelle sul Padre Nostro: non diremo più «e non ci indurre in tentazione», ma «non abbandonarci alla tentazione». Inoltre, sempre nella stessa preghiera, è previsto l’inserimento di un «anche» («come anche noi li rimettiamo»). In questo modo il testo del Padre Nostro contenuto nella versione italiana della Bibbia, approvata dalla Cei nel 2008, e già recepito nella rinnovata edizione italiana del Lezionario, entrerà anche nell’ordinamento della Messa. Altra modifica riguarda il Gloria dove il classico «pace in terra agli uomini di buona volontà» è sostituito con il nuovo «pace in terra agli uomini, amati dal Signore». Se queste sono le principali variazioni che riguardano il popolo e quindi dovranno essere “imparate” da tutti, si annunciano anche altre modifiche in ciò che viene pronunciato dal sacerdote, anche ad esempio nelle Preghiere eucaristiche, vale a dire quelle della consacrazione del pane e del vino.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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