Pubblicato il 2 Gennaio 2021 | di Francesca Cabibbo
0Superare le barriere della politica
Oltre i partiti, unite nella battaglia contro la violenza sulle donne. A Scoglitti, le donne appartenenti a varie forze politiche, alcune delle quali candidate o impegnate nella prossima campagna elettorale, hanno dato vita ad un’azione comune sul tema della discriminazione femminile. Antonella Iaquez e Katia Ferrara (entrambe assessore designate da due dei quattro candidati sindaci attualmente in lizza), e altre donne candidate al consiglio comunale in alcune delle tredici liste delle quattro coalizioni (guidate dai candidati a sindaco Salvatore Di Falco, Francesco Aiello, Piero Gurrieri, Salvatore Sallemi), hanno deciso di incontrarsi via web per stipulare un “patto morale”: l’impegno per la frazione e quello per difendere e tutelare le donne.
A Vittoria, città sciolta per infiltrazioni mafiose e retta da una triade prefettizia da due anni e mezzo, le elezioni amministrative sono state rinviate a causa del Covid-19. Si voterà il 15 marzo. «Abbiamo voluto superare schemi e barriere – spiega Antonella Iaquez – per un obiettivo comune: collaborare per il bene della nostra frazione. Ci daremo una mano, e lo faremo chiunque sarà eletto. Ma combatteremo anche contro quelle mani che violentano e uccidono». «È importante che l’iniziativa sia partita da Scoglitti – aggiunge Katia Ferrara – siamo sicure che, come donne, tutte insieme, possiamo fare qualcosa per la frazione». L’iniziativa è stata rilanciata anche sui social, sulla pagina facebook “Sosteniamo Scoglitti” . «Queste persone – si legge – hanno preso un impegno per la loro comunità, per la loro città. Sono delle persone che raccolgono le opinioni di tutti, i pensieri di tutti e i suggerimenti di tutti, perché tutti partecipino alla cura della nostra città. Oltre ad essere tutto questo, siamo donne. Donne che hanno preso quest’impegno con diversi partiti, con diversi candidati, ma che si stringono la mano perché l’obbiettivo è comune per tutte: dare una mano. Nella giornata dedicata a combattere la violenza contro le donne, noi vorremmo dirvi questo: Questo è il giusto modo di usare le mani. E chi ne conosce altri, chi delle mani ne fa delle armi, dei mezzi di supremazia per cercarne la sottomissione, non è degno di essere considerato un essere umano».