Società canale youtube

Pubblicato il 15 Marzo 2021 | di Redazione

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È utile e come si crea il canale YouTube della nostra parrocchia o associazione?

Può essere utile e come si crea un canale YouTube per la propria parrocchia? A questa domanda risponde una guida pubblicata sul sito webcattolici.it, su YouTube e su facebook alla pagina dei web cattolici. Il tutorial spiega nel concreto i motivi per cui una parrocchia può valutare di aprire un proprio canale YouTube e i passaggi per farlo nel modo più efficace. «YouTube – si piega nel tutorial – più che fare concorrenza agli altri siti, è il più grande concorrente della televisione tradizionale. I giovani, i giovanissimi, ma anche molti adulti hanno sostituito i loro programmi Tv preferiti con gli youtuber più in voga. Insomma: più che un social da coltivare e da far crescere, YouTube può essere considerato una vetrina da utilizzare al bisogno, ma in modo coerente».

I tutorial WeCa sono una proposta dell’Associazione WebCattolici Italiani (WeCa) in sinergia con l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei e il Centro di ricerca sull’educazione ai media all’informazione e alla tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica di Milano.

E allora, di fronte a tutto questo, ci chiediamo: come si crea un canale Youtube per la propria parrocchia, ma anche per la propria associazione o per il proprio istituto religioso? In primis, ricordiamo quali sono i vantaggi di avere un account Youtube. Youtube è il posto più “comodo” per caricare e visionare video. Con Youtube i video sono facilmente reperibili nei motori di ricerca esterni e sono riproducibili su tutti i dispositivi, dagli smartphone più “stagionati” fino alle smart tv.

Ma perché una parrocchia o un’associazione dovrebbe avere un canale Youtube? La prima ragione è per raccogliere in un unico luogo riconoscibile tutti i suoi video. A volte capita che i video di un evento, la presentazione di un libro o il ricordo di una gita venga pubblicato nel canale personale del parroco, del catechista o del volontario. Avere un unico luogo dove poter disporre dei video parrocchiali ne faciliterà la consultazione, ma allo stesso tempo farà chiarezza su chi ha la responsabilità di gestirli: la parrocchia insomma.

La seconda ragione è stata sperimentata da molti con l’insorgere dell’emergenza legata al coronavirus: tantissime sono state le parrocchie che si sono decise ad aprire un canale Youtube dove pubblicare – in alternanza a Facebook e Instagram – le dirette delle celebrazioni, ma anche omelie e catechesi. Un modo molto bello di fare comunità in un periodo in cui le persone erano separate dall’emergenza sanitaria.

Insomma: più che un social da coltivare e da far crescere, Youtube può essere considerato una vetrina da utilizzare al bisogno, ma in modo coerente. E, perché no, prenderci gusto: non ci si aspetta che un canale Youtube parrocchiale scali le classifiche dei trend della piattaforma, superando influencer e celebrità, ma aggiungere qualche contenuto ogni tanto, omelie, riflessioni, celebrazioni, conferenze può essere un buon servizio a una comunità che si ritrova in presenza, ma anche si estende anche nel digitale.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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