Vita Cristiana

Pubblicato il 25 Marzo 2021 | di Redazione

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La sedicesima apparizione della Madonna a Lourdes nel giorno dell’Annunciazione

Come oggi, lo stesso giorno della settimana nello stesso mese, ma di 163 anni addietro, una giornata che il mondo non può ignorare ne dimenticare.

In quel giorno Bernadette si reca alla grotta di Massabielle perché un forte richiamo interiore gli comanda di farlo, l’ultima volta che vi si era recata era stata giovedì 4 marzo 1858 in occasione della quindicesima apparizione durante la quale la Madonna, come in diverse altre apparizioni, non aveva parlato.

Quindi una apparizione silenziosa che, come nelle altre similari, Bernadette aveva potuto solamente recitare il rosario insieme alla “Dama Bianca” da lei in dialetto individuava con il nome di Aquerò: quella là.

La cronaca di questo sedicesimo incontro tra Bernadette e la Vergine Maria, non è ricca di particolari, nessun invito della Madonna ne una richiesta , da riferire al curato di Lourdes; solo un avvenimento di valenza eccezionale, la risposta che Bernadette ascolta dopo aver chiesto per ben quattro volte di seguito: “signorina, volete avere la bontà di dirmi chi siete, per piacere?”

Non era la prima volta che Bernadette rivolgeva la stessa domanda, già durante la terza apparizione del precedente giovedì 18 febbraio, munita di carta e penna aveva chiesto alla Signora di mettere per iscritto il suo nome.

In quella occasione la Madonna aveva declinato la domanda con un dolce sorriso, rispondendo: “non è necessario”; di contro aveva subito chiesto a Bernadette dandole del voi, con una rispettosa cura della dignità della ragazza: “volete avere la cortesia di venire qui per quindici giorni”?, aggiungendo  “ non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro”.

Questo dialogo merita un adeguato approfondimento, che ci auguriamo di poter fare in seguito, ma torniamo a quanto è accaduto durante la sedicesima apparizione del 25 marzo.

Dopo la identica quarta domanda di fila, le cronache storiche riportano fedele il racconto di Bernadette la quale riferisce che la Madonna non sorride, piegando la testa come è accaduto durante la terza apparizione, ma “passa il suo rosario nel braccio destro; le sue mani giunte si aprono, si stendono verso terra e con uno stesso movimento le unisce all’altezza del petto, alza gli occhi e in dialetto di Lourdes dice: << que soy Immaculada Councepciou>> che significa IO SONO L’IMMACOLATA CONCEZIONE.

L’importante verità di questo accadimento stà nel fatto che Bernadette, ragazzina, ignorante, malata, socialmente ultima non poteva conoscere il significato di quella risposta poiché la stessa definizione è un dogma ecclesiale proclamato da papa Pio IX solamente quattro anni prima con la bolla “Ineffabilis Deus”.

Questo fatto storico arricchisce  il grande Mistero delle 18 apparizioni di Lourdes.

Mistero che ci aiuta a comprendere come Lui ci vuole prossimi, tanto da inviare Sua Madre per incontrarci con profondo rispetto della nostra dignità personale (la Madonna da del voi a Bernadette) ma con tutta la forza del Sua intensa Luce che ci illumina se Gli siamo vicini.

Il 25 marzo, dunque, la festa dell’Annunciazione del Signore  che Maria conferma al mondo apparendo a Lourdes, in una Francia religiosamente allo sbando per il sempre più affermato processo illuminista.

Dall’undici febbraio, prima apparizione , al 25 marzo la Madonna è apparsa a Bernadette 16 volte ed ha rivolto il suo messaggio proprio quel giorno celebrativo dal quale decorreranno i nove mesi fino alla celebrazione della nascita di Gesù.

E sarà l’ultima volta che Lei indirettamente parla a tutti noi.

Quando sei alla Grotta di Lourdes e ti fermi sulla mattonella che indica il luogo dove Bernadette si inginocchiava per recitare il Santo Rosario e guardi in alto a destra dove è posta la statua dell’Immacolata, può accaderti di ascoltare il silenzio della magica accoglienza Materna.

Riccardo Roccella


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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