Vita Cristiana

Pubblicato il 5 Aprile 2021 | di Lettera in Redazione

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I ringraziamenti del parroco dell’Annunziata di Comiso

In questo lunedì dell’Angelo, a conclusione della festa di Pasqua che se pur celebrata senza manifestazioni esterne ci ha consentito di partecipare ai riti del Triduo Sacro e alla solenne Veglia Pasquale, voglio ringraziare tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito per la celebrazione dignitosa della Pasqua di quest’anno. Grazie a coloro che in prima linea si adoperano ogni anno per l’organizzazione di tutto (il Comitato che collabora con il Parroco), grazie ai portatori dei simulacri, agli sponsor, alle tante persone che nel silenzio hanno offerto il loro servizio semplice ma fondamentale (pulizia degli ambienti, sistemazione dei fiori, lucidatura degli argenti, pulizia della biancheria, sistemazione degli altari, ecc.), grazie ai Ministranti presenti in tutte le Sante Messe per assicurare il servizio liturgico, alla Corale che ha animato tutte le celebrazioni e al nostro organista il maestro Andrea Strada. Grazie ai nostri due angioletti Vincenzo Belluardo e Leandro Invernino e alle loro famiglie. Un grazie specialissimo va alla Protezione Civile che si è preoccupata degli accessi per le celebrazioni e per i posti all’interno della Basilica; grazie alla Polizia Municipale, al Maresciallo dei Carabinieri della Stazione di Comiso, al Commissario di P.S. di Comiso. Un grazie sentito per la sua vicinanza all’on. Giorgio Assenza; grazie all’Amministrazione Comunale, gli assessori Alfano, Pepi, Di Trapani e al carissimo sindaco la professoressa Maria Rita Schembari sempre attenta e partecipe agli avvenimenti che riguardano la vita della Città. Un grazie a tutti. Grazie ai tantissimi che ci hanno sostenuti incoraggiandoci per quei piccoli segni di normalità che abbiamo voluto offrire e per la solidarietà a proposito della ingiustificata polemica che qualcuno ha voluto aprire partendo da una foto scattata da una certa angolatura e che non mostra la verità come invece è dimostrato da altre foto della stessa celebrazione scattate da altre angolature. Si comprende la rabbia di molti che a motivo delle restrizioni sono in difficoltà con il lavoro, ma non si comprende l’accanimento nonostante è stato dimostrato il contrario. A conclusione voglio augurare una buona Pasqua facendo mie le parole di San Paolo: “Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo la festa non con il lievito vecchio ma con azzimi di sincerità e di verità” (1 Cor. 5,6-8).
don Girolamo Alessi




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