Politica

Pubblicato il 17 Aprile 2021 | di Alessandro Bongiorno

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L’autostazione nell’ex Scalo Merci. Una scelta giusta nel posto sbagliato

La stazione dei pullman extraurbani in pieno centro storico è davvero la soluzione migliori per i viaggiatori e per la città? È la domanda che sorge spontanea all’indomani della presentazione del progetto della riqualificazione dell’ex Scalo Merci della ferrovia, alle spalle di via Carducci. Un’area di 15mila metri quadrati che potrebbe dare ossigeno al centro storico in tanti modi. L’amministrazione comunale ha pensato che possa essere il luogo più adatto per dotare finalmente la città di un’autostazione vera e propria. Una scelta favorita dalla possibilità di creare un sistema intermodale con l’attigua stazione ferroviaria.

Alla nuova stazione degli autobus si accederà da via Archimede, creando un grande varco proprio di fronte alla chiesa della Sacra Famiglia. I pullman provenienti da Palermo, Roma, Catania, Siracusa, Chiaramonte, Vittoria, Modica, ma anche dall’estero arriveranno quindi a Ragusa percorrendo via Di Vittorio, immettendosi nella rotatoria di piazza Villa Pax e poi, attraverso l’accesso di via Archimede, raggiungeranno l’autostazione. Non è difficile intuire che il transito giornaliero di centinaia di pullman finirà con l’appesantire il traffico nel nodo di piazza Villa Pax che già soffre non poco, soprattutto nelle ore di punta (che sono anche quelle nelle quali i pullman extraurbani aumentano le frequenze per poter servire i pendolari). Traffico destinato anche ad aumentare per quanti, inevitabilmente, devono accompagnare o prelevare qualcuno alla fermata del pullman.

C’erano altre soluzioni per l’autostazione? Probabilmente sì. Basti pensare alle opportunità offerte dalla metropolitana di superficie. Un’autostazione in coincidenza con una stazione periferica della metropolitana (Mugno?) avrebbe lasciato gli autobus fuori dal perimetro della città e non penalizzato i viaggiatori che potevano raggiungere il centro e le altre zone servite dalla rete ferroviaria con il trenino urbano.

Per l’area dell’ex Scalo Merci si poteva forse pensare a una destinazione diversa, restituendola al centro storico e alla città tutta. Da questo punto di vista può essere apprezzabile l’idea di creare un mercato coperto (che in città manca) all’interno dell’edificio con la pensilina e di destinare a verde attrezzato la parte rimanente della superficie. In quel verde attrezzato, si potrebbe ad esempio pensare di restituire ai bambini e ai ragazzi del centro la possibilità di poter svolgere attività sportiva all’aperto, dopo che abbiamo tolto loro i campetti di villa Margherita, lo spazio dell’ex Gil, l’area di via Stesicoro (oggi parcheggio dei mezzi della Forestale).

Il Comune sembra però deciso ad andare avanti per la sua strada e ha già annunciato l’inizio dei lavori entro la fine dell’anno.

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Autore

Giornalista, redattore della Gazzetta del Sud e condirettore di Insieme. Già presidente del gruppo Fuci di Ragusa, è laureato in Scienze politiche.



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