Società

Pubblicato il 18 Aprile 2021 | di Redazione

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Attività sportiva per tutti nei quartieri. La Us Acli presenta due progetti

Creare negli spazi verdi delle isole per la pratica dello sport. È la proposta che lanciano la Us Acli di Ragusa per allargare, anche nelle periferie, le aree da destinare allo sport di base. «Pensiamo sia possibile – afferma il responsabile provinciale Pino Savà – offrire non solo attività sportive, ma anche nel week end programmi di attività gratuite destinate ai bambini, ragazzi, giovani e over 65. Occorre riqualificare tutte le strutture e i spazi aperti e chiusi. L’obiettivo dovrebbe essere quello di garantire servizi essenziali che al momento mancano»

All’iniziativa hanno già dato il proprio assenso lo studio danza Khoreios di Caterina Abela e Marvy Fontanella; l’insegnante Fabio Conti e l’istruttore Giuseppe Tavolino che per avviare un’attività psicomotoria e sportiva a scelta dei partecipanti; l’associazione Waraiki con l’insegnante Carmelo Battaglia per l’aikido; l’associazione Allena Mente che è una nuova realtà che si occupa principalmente di minori.

«Lo sport – ricordano le Acli attraverso l’Unione sportiva – non è per pochi ma è di tutti». Da qui i progetti “Quartiere” e “Inclusione”, pensati proprio per abbattere le barriere economiche di accesso allo sport. L’iniziativa, promossa da “Sport e Salute” in collaborazione anche con gli enti promozione sportiva ha lo scopo di sviluppare il principio, del diritto allo sport per tutti, sostenendo le famiglie che a causa delle difficili condizioni economiche non possono sopportare i costi dell’attività sportiva extrascolastica sia le associazioni sportive che già attività di carattere sociale sul territorio e che operano in contesti territoriali difficili.

In particolare il progetto “Quartiere “vuole promuovere e sostenere la creazione di presidi sportivi ed educativi in periferia e quartieri disagiati, realizzati e gestiti da associazioni di base, che fungano da centri aggregativi aperti tutto l’anno, destinati alla comunità e a tutte le fasce di età.

Il progetto “Inclusione”, invece, vuole sostenere lo sport sociale e incentivare l’eccellenza dell’associazionismo sportivo di base attraverso il finanziamento di progetti rivolti a categorie vulnerabili e soggetti fragili che utilizzano lo sport e i suoi valori come strumento di inclusione sociale, promuovendo sinergie con i protagonisti o attori che vivono nel territorio.

Possibile anche presentare progetti di centri estivi durante il periodo di chiusura delle scuole. «Lo sport – ribadisce la Us Acli – può essere uno strumento per la prevenzione e la lotta alle dipendenze, il contrasto alla povertà educativa, può contribuire a creare una cultura del rispetto delle regole, può diffondere un corretto stile di vita».

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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