Politica

Pubblicato il 2 Agosto 2021 | di Maria Teresa Gallo

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All’epilogo il lungo commissariamento. Il 10 ottobre Vittoria finalmente al voto

Si voterà il 10 ottobre, con eventuale ballottaggio il 24, per eleggere il sindaco e il consiglio comunale. Dopo diversi rinvii è questa la nuova data scelta dal Governo regionale. Sicuramente questa competizione sarà ricordata come la più lunga di sempre e con un commissariamento che si protrarrà per più di tre anni.

Rimangono quattro i candidati sindaci. Si tratta di Francesco Aiello per il centro sinistra, Salvatore Di Falco espressione di liste civiche, Piero Gurrieri del movimento 5 stelle e Salvo Sallemi per il centro destra. In più di un anno di campagna elettorale molti temi sono stati toccati, ma capire quali siano i punti irrinunciabili dei programmi non è ancora chiaro. La sensazione è che su temi spinosi i candidati si muovano seguendo gli umori quando, invece, sarebbe più giusto dire come, ad esempio, intendono risolvere l’emergenza ordine pubblico e coniugare la movida con la tranquillità dei cittadini. Quello che è successo in questi mesi, con risse e pestaggi in pieno centro e con ordinanze che poi non vengono fatte rispettare, non è da paese civile. Le ricette proposte rimangono vaghe e si riducono sostanzialmente alla richiesta della convocazione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico e al potenziamento delle forze dell’ordine quando si sa perfettamente che il problema a monte non è solo una questione di decadimento civico, ma riguarda anche l’uso di droghe e la somministrazione di bevande alcoliche senza limiti e senza guardare l’età. Non una parola, inoltre, su come regolamentare una volta per tutte, finanche in pieno centro, la musica ad alto volume e fino a tarda notte e come coniugare la sicurezza dei clienti seduti nei tavoli fuori dai locali con la circolazione stradale. Non è più tollerabile che l’ordinanza comunale di totale chiusura al traffico, scatti con l’esodo di San Giovanni quando la stagione nella frazione inizia molto tempo prima. Inoltre, poco viene detto su come si intenda procedere con la gestione dei servizi (l’acqua, la pubblica illuminazione e il verde, le manutenzioni alla condotta idrica e fognaria ed al manto stradale, le fiere e i mercati) nel senso se saranno esternalizzati, gestiti direttamente dal Comune o tramite municipalizzate. Nessuno finora ha posto con prepotenza la questione dell’abbattimento delle barriere architettoniche per i diversamente abili e se esista la volontà di rendere, una volta per tutte, fruibili i marciapiedi occupati dai tavoli e dalle mercanzie oltre che da auto e moto parcheggiati male. Altro aspetto che emerge è la confusione che si continua a fare tra turismo e villeggiatura. Regna, invece, un silenzio assordante su come si cercherà di evitare il dissesto finanziario visto che Vittoria è al decimo posto tra i Comuni più indebitati. Molto dibattuti, invece, perché toccano dal profondo i cittadini, i temi sulla sanità e sulla carenza d’acqua, ormai diventa una vera emergenza.       

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Autore

Docente di italiano e storia e giornalista pubblicista, amante dello sport.



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