Pubblicato il 5 Agosto 2021 | di Redazione
0Il bastone pastorale del nuovo vescovo per guidare la comunità verso il bene
Il pastorale di monsignor Giuseppe La Placa è realizzato in argento satinato e ottone trattato con effetto argento, è complessivamente alto 180 cm, l’asta 135 cm e il riccio ha un’altezza di 45 cm e ampio 15 cm circa.
Nella parte centrale del riccio due tondini molto sottili formano una croce e sospendono al centro una medaglia in argento incisa sulle due facce. In essa viene rappresentato San Giovanni Battista, patrono della Diocesi di Ragusa, attraverso due raffigurazioni: da un lato l’agnello, dall’altro il tema del battesimo.
Il nodo si trova al di sotto del riccio prima dell’inizio del bastone. Ha forma cruciforme e sulle quattro facce si sviluppano quattro quadrati in cui sono rappresentati i santi patroni delle città di origine e future del nuovo vescovo. Un legame tra l’origine della sua vita, la sua appartenenza e la futura cura.
Le quattro facce della croce sono accoppiate per tema. Sulla faccia anteriore è rappresentato un simbolo mariano: un segno della grande devozione mariana di monsignor La Placa, ma anche dell’incessante preghiera a Maria che protegga e guidi il suo episcopato. Al centro della croce è rappresentato il monogramma mariano A+M, sono anche rappresentate tre stelle, esse rappresentano la Trinità. Il simbolo vuole inoltre raffigurare una basilica minore del territorio di Ragusa Santa Maria delle Stelle che si trova a Comiso, in rappresentanza degli altri santuari mariani della Diocesi. Nella faccia opposta al nodo, ma in stretto rapporto con essa, è rappresentato San Giuseppe. Un augurio per mons. La Placa, affinché possa curare il suo popolo della Diocesi di Ragusa fin dall’intimità della famiglia, perché lì è la prima chiesa. La Chiesa domestica. San Giuseppe rappresenta l’origine di mons. La Placa, è infatti il suo santo protettore, in quanto porta il suo nome ed inoltre san Giuseppe è protettore della città di Resuttano, da dove don Giuseppe La Placa è originario. San Giuseppe è rappresentato attraverso la fioritura del suo bastone di tre gigli, elemento caratteristico della statua venerata a Resuttano.
Sulle facce laterali del nodo del pastorale è rappresentata la lotta contro il male. Da un lato San Michele Arcangelo, patrono della Diocesi di Caltanissetta, dall’altro Cristo innalzato quale antidoto al male.
L’augurio è che questo pastorale possa essere strumento di lotta concreta contro la personificazione del male e guida al bene.
L’asta è in ottone trattato con effetto di argento satinato, si divide in tre porzioni ed è collegata da quattro anelli in argento lucido con incisioni in inchiostro nero. Nel primo anello è rappresentato il gregge che segue Gesù. Nel secondo anello è rappresentato il sacramento della “confermazione”. Nel terzo anello è rappresentato il sacramento dell’“ordine sacro”. Nel quarto anello sarà incisa una scritta con la dedica di chi offre il pastorale al nuovo arcivescovo.