Pubblicato il 19 Agosto 2021 | di Redazione

Sostenuti dal nostro caro San Giovanni Battista, andiamo avanti con fiducia e speranza

Carissimi figli e amatissimi fratelli e amici,

è con profonda gioia che celebro con voi, per la prima volta, la festa del Santo Patrono Giovanni Battista, a poche settimane dell’inizio del mio ministero pastorale in questa diletta Chiesa che il Signore mi ha dato in sposa. Mentre ringrazio ancora con voi il Signore e innalzo il mio inno di lode alla Trinità Santissima e adorabile, sento ancora il desiderio di esprimervi la mia gratitudine per l’affettuosa accoglienza e per il sostegno della vostra preghiera, di cui avverto tanto il bisogno.

Anche quest’anno celebreremo la festa del nostro Patrono in maniera semplice ma non per questo meno solenne. La solennità, infatti, è prima di tutto una dimensione che ha a che fare con la nostra interiorità. È, possiamo dire, una “questione” di cuore. È il nostro cuore, infatti, che deve vestirsi a festa, che deve predisporsi con gioia ad accogliere l’appello, forte e pressante, del nostro Patrono Giovanni Battista: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Mt 3, 2). Solo quando ci lasceremo raggiungere dalla misericordia di Dio sarà davvero festa, perché il nostro cuore si aprirà alla speranza della vita nuova nella certezza di essere amati per sempre, qualunque sia la nostra povertà, qualunque sia il nostro peccato.

La festa del Santo Patrono è un’occasione di grazia che ci è data per confermarci nell’amore di Dio e nella sequela di Gesù Cristo, l’Agnello immolato che toglie il peccato del mondo. Ma è anche una preziosa occasione per tutta la comunità per vivere una forte esperienza di unità e coesione sociale che contribuisce non poco alla presa di coscienza della nostra identità. So bene che ci sono tanti motivi per essere seriamente preoccupati: motivi di natura economica e sociale, ma anche legati alla vita delle singole persone, che si scoprono sempre più fragili, deboli, disorientate e senza più punti di riferimento. Di tutto ciò dobbiamo non solo occuparci ma preoccuparci ogni giorno, secondo le responsabilità e le competenze di ciascuno, mantenendo comunque uno sguardo sempre positivo, sulla vita e sulle persone.

Abbiamo tutti bisogno di ritrovare la fiducia in un futuro possibile da costruire insieme, nella fatica, ma anche nella gioia di sentircene protagonisti. Se avremo imparato che da soli non si salva nessuno, se sorgerà un nuovo stile personale e comunitario, che rinuncia all’egoismo e all’arroganza e adotta la condivisione, il ringraziamento e la lode, allora avremo colto, anche in questo difficile tempo, il soffio leggero dello Spirito che sempre viene a vivificare la terra e la nostra vita.

Sostenuti dal nostro caro San Giovanni Battista, andiamo avanti con fiducia e speranza. Allontaniamo da noi ogni forma di pessimismo e rassegnazione e abbandoniamoci alla creatività dello Spirito: guidati dalla sua azione sapremo trasformare le nostre ferite in feritoie di luce e di speranza per la nostra vita e per quella dei nostri fratelli più poveri e bisognosi.

 + Giuseppe La Placa, Vescovo di Ragusa


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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