Pubblicato il 28 Settembre 2021 | di Redazione
0Sognare, costruire, prendersi cura. Così germoglia la grande bellezza
«Salve, siamo i ragazzi del Movimento Studenti di Azione Cattolica, dal 23 al 28 agosto a Scoglitti, stiamo organizzando un’intera settimana durante la quale tratteremo tematiche di attualità per ragazzi dai 13 ai 19 anni».
Non so quante volte avrò ripetuto questa frase dall’info point in spiaggia con quella luce negli occhi che contraddistingue noi giovani sognatori che abbiamo partorito, sognato e portato avanti questa idea dal primo momento, non mollando davanti ai grandi ostacoli che questo periodo pandemico ci ha posto. Così con tanti ragazzi entusiasti, attenti e pronti a fare la loro parte ci siamo immersi in questa avventura.
Lunedì abbiamo invitato i clown dottori di “Ci ridiamo su” e, con le magliette diventate tavolozze piene di colori, abbiamo conosciuto chi riesce a strappare una risata anche in corsia. Il secondo giorno tramite giochi in acqua e momenti di svago, ci siamo immersi nel vero stile msacchino. Giorno 25 con Eco Vittoria, associazione ambientalista di nostri coetanei, abbiamo messo in atto quanto quotidianamente ciascuno di noi può fare per l’ambiente perché come dice Papa Francesco nella Laudato Si: “L’essere umano è ancora capace di intervenire positivamente”. Giovedì sera, grazie al film “The Help”, abbiamo analizzato il motto del Msac: “I care”, perché crediamo sia nostro interesse avere cura delle persone, delle relazioni, dei luoghi che viviamo. Venerdì 27 insieme a don Peppino Antoci e sotto il cielo stellato abbiamo avuto modo di interrogarci sull’attuale dramma dell’Afghanistan.
Alla fine di questa giornata con il magone in gola e dopo una presa di coscienza sulla situazione pandemica nel comune di Vittoria ci siamo trovati a dover terminare anticipatamente la settimana. In un periodo in cui sentiamo il terreno “alquanto malfermo” come dice Gaber, è stato difficile pensare di non poter continuare a costruire ciò che avevamo iniziato, ma gli occhi lucidi dei ragazzi che abbiamo visto crescere in queste giornate, i loro sorrisi, il loro interesse ad essere piccoli “megafoni” che propagano i messaggi del Msac, portandoli nei luoghi che abitano con gesti quotidiani, ci ha fatto rendere conto della bellezza che eravamo riusciti a far germogliare.
Fortunatamente non eravamo soli, sono stati fondamentali i nostri sponsor, che ringrazieremo sempre per aver permesso di poter concretizzare il nostro progetto.
Questa settimana ci ha aiutati a capire quanto le nostre giovani menti pensanti possano segnare un cambiamento, quanto i nostri gesti non sono sempre scontati, le nostre azioni non hanno sempre qualcuno che ne sistemi le conseguenze, dunque: lottiamo, abbiamo cura, impariamo a coinvolgere chi ci circonda per rendere il terreno più solido, ascoltiamo la voce della terra e quelle storie, apparentemente lontane, che riguardano ognuno di noi.
Crediamo nel sogno del motto I care che riassume la finalità educativa della scuola che vogliamo.
“I care” e voi?
Sofia Gentile