Pubblicato il 16 Ottobre 2021 | di Redazione
0Diventate ciò che già siete: fantasia dello Spirito Santo
Fecondo, comunicativo, emozionante. In tre aggettivi – estrapolati dagli interventi dei responsabili dei gruppi, associazioni e movimenti laicali intervenuti – può sintetizzarsi l’incontro del vescovo mons. Giuseppe La Placa con la Consulta delle Aggregazioni Laicali, presieduta da Rina e Vittorio Schininà e con don Tonino Puglisi delegato vescovile.
E’ la prima volta che il nuovo vescovo incontra la Consulta ed i suoi membri; ed è la prima volta che la Consulta si riunisce di presenza dopo la lunga parentesi della pandemia.
Circostanza questa sottolineata dal vescovo che ha esordito con un augurio: “Che stiate bene e che starete bene” invitando a rimettere benzina nella vita delle nostre associazioni, carburante costituito dalla preghiera, dall’adorazione e dall’intimità spirituale.
Dopo l’articolata presentazione di Rina Schininà, mons. La Placa, commentando il brano del Vangelo di Luca (5,1-11) “pescatori di uomini” ha indicato una precisa direzione per tutti i presenti: rimettersi in cammino per ridare la vita e la speranza. “Pescatori di uomini erano coloro che, dopo le battaglie, raccoglievano i feriti ed i moribondi per curarli e strapparli alla morte. Il Maestro chiede anche a noi – ha detto il vescovo –di essere pescatori di uomini, riportando in vita i moribondi di oggi, chi è senza speranza o nella solitudine, chi è nella malattia o nel dolore, chi è nelle difficoltà economiche ed esistenziali. Accogliete la Parola e portate frutto”.
Vittorio Schininà ha così ricalibrato il ruolo della Consulta. Essa fa sintesi della realtà dei gruppi, associazione e movimenti presenti nella Chiesa diocesana, anche in termini di temi ed argomenti per la comune missione. Il co-presidente ha auspicato che si passi dal carisma della diversità al carisma dell’unità.
Un assist, semmai il vescovo ne avesse avuto bisogno, che mons. La Placa ha subito amplificato. “Diventate ciò che già siete: fantasia dello Spirito Santo che suscita carismi”. Tutti siamo nati dalla stessa fonte, ha sottolineato il vescovo, e tutti siamo chiamati ad essere una cosa sola. “L’unità – ha precisato – non è qualcosa da costruire; se si deve costruire significa che qualcuno l’ha rotta. L’unità fa parte della natura della Chiesa, dove la diversità è dono. Vivere l’appartenenza alla Chiesa è scontato; nessuna aggregazione laicale può fare chiesa con se stessa. E’ impensabile – ha continuato – che il vescovo promuova un’attività diocesana e un gruppo prenda parte o organizzi un’altra iniziativa”. Ed ha coniato un aforisma che riassume la sua esortazione all’unità ed all’ecclesialità: “Meglio fare qualunque cosa meno perfetta ma insieme che cose meravigliose da soli”.
Dalle Comunità Incontro Matrimoniale al Rinnovamento nello Spirito, dall’Azione Cattolica all’Unitalsi, dal Cammino Neocatecumenale all’UCIIM, dagli Scout agli Oratori Anspi: per tutti i responsabili presenti l’invito pressante a mettere insieme la bellezza del proprio carisma. “Un carisma da solo abbaglia – ha concluso mons. La Placa – insieme agli altri fa luce ed illumina il cammino; la natura della Chiesa è la sinodalità e la comunione”.
Vittorio Schininà ha comunicato che l’immediata prospettiva della Consulta sarà il Sinodo, occasione per favorire il cammino comune nella Chiesa diocesana; ed a tal proposito il vescovo, accogliendo la proposta di Carlo Accetta, ha dato mandato alla Consulta di recuperare le Costituzioni del primo e finora unico Sinodo Diocesano della Chiesa di Ragusa, promulgate dal vescovo Angelo Rizzo il 5 gennaio 2001.