Vita Cristiana chiesa sinodale padre cascone

Pubblicato il 3 Novembre 2021 | di Mario Cascone

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Una Chiesa sinodale che vuol mettersi al servizio di tutti e del nostro tempo

Papa Francesco ha voluto fortemente una chiesa sinodale locale, al fine di spronarci ad un discernimento comunitario di quelle che sono le emergenze e le sfide che il nostro tempo ci pone, ma anche quali sono le possibili risposte che le nostre Chiese possono formulare per fronteggiarle.

Il cammino sinodale prima che la celebrazione di un’assise è uno stile del nostro essere Chiesa; uno stile che dopo il Concilio Vaticano II si è imposto come ordinaria modalità della vita ecclesiale. Prova ne sia il fatto che ormai è ampiamente assodata la presenza nelle nostre parrocchie dei consigli pastorali e dei consigli per gli affari economici, così come in quasi tutte le diocesi sono presenti le consulte delle aggregazioni laicali, che intendono spingere le associazioni e i movimenti a camminare insieme per il bene comune di tutta la Chiesa.

La radice teologica di questa modalità sinodale con cui le nostre comunità devono impostare la propria azione pastorale deriva dalla concezione ecclesiologica emersa dal Concilio Vaticano II. Il modello di Chiesa proposto dalla “Lumen gentium” non è quello “piramidale” avente al vertice la Gerarchia, formulato nel Vaticano I, ma quello “circolare” di una Chiesa concepita come “popolo di Dio”, avente al centro i Pastori, ma formato da tutti i “Christifideles”, siano essi laici o chierici o religiosi, i quali sono chiamati a dare il proprio contributo di riflessione e di azione alla vita della Chiesa. Da questo modello ecclesiale emerge, dunque, una corresponsabilità di tutti i battezzati, i quali, mettendo al servizio della comunità cristiana i loro carismi, contribuiscono a realizzare il fine della Chiesa, che è l’evangelizzazione e la santificazione degli uomini.

Lo stile sinodale, così delineato, si traduce di fatto in una Chiesa che si pone prima di tutto in ascolto dei bisogni e delle povertà, ma anche dei “segni dei tempi” che lo Spirito Santo pone nella realtà sociale e che noi siamo chiamati a capire e a valorizzare. Dall’ascolto e dalla lettura profetica della realtà si passa poi alla riflessione comunitaria, nella quale si cerca di trovare, con l’apporto di tutti, le vie da seguire per meglio servire gli uomini del nostro tempo. La parola finale e decisionale spetta ovviamente ai Pastori, i quali, tenendo conto di quanto è emerso nel cammino sinodale, formulano gli indirizzi da seguire. In questo modo le decisioni dei Pastori non vengono calate dall’alto, ma proposte sulla base di un discernimento comunitario, che vede impegnate tutte le componenti della comunità ecclesiale.

Auspichiamo che il Sinodo apertosi in questi giorni sia anche per la nostra Chiesa Ragusana un’occasione preziosa di ascolto, confronto, preghiera, al fine di individuare anche nel nostro territorio le emergenze che siamo chiamati ad affrontare e le soluzioni pastorali più idonee per metterci al servizio di tutti.

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Autore

Sacerdote dal 1981, attualmente Parroco della Chiesa S. Cuore di Gesù a Vittoria, docente di Teologia Morale allo studio Teologico "San Paolo" di Catania e all'Istituto Teologico Ibleo "S. Giovanni Battista" di Ragusa, autore di numerose pubblicazioni e direttore responsabile di "insieme".



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