Politica

Pubblicato il 24 Novembre 2021 | di Maria Teresa Gallo

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Vittoria cerca riscatto e pace sociale

Far risorgere la città dalle macerie in cui si trova e proiettarla verso il futuro è l’arduo compito che attende il neo sindaco Francesco Aiello e l’intero consiglio comunale. Nel frattempo, però, c’è anche da riscattarne l’immagine, dopo l’onta dello scioglimento per infiltrazione della criminalità, e di riportare la pace sociale compromessa da una lunga e aggressiva battaglia politica con cadute di stile da tutte le parti. Stabilire poi, tra tutte le emergenze, quali siano le priorità non è facile neanche per l’ormai sette volte sindaco.

Il consenso personale ricevuto è stato, però, chiaro e da lui i cittadini si aspettano molto e per certi versi più di quanto umanamente possibile, mentre gli avversari politici, legittimamente, stanno già con il fucile spianato pronti ad evidenziare ogni minimo passo falso. Il M5s ha pure costituito una «giunta ombra per rappresentare i cittadini che l’hanno votato e i bisogni del territorio».

Aiello, comunque, cosciente di aver creato quella che lui stesso, non senza ironia, definisce la “sindrome del padre”, procede spedito. Vuole intanto capire le cause che hanno determinato il collasso della città, a cominciare dalla gravissima crisi idrica e i termini di accordo con Sicilia Acque, l’appalto sulla differenziata, i ritardi e i mancati interventi nella manutenzione stradale, nella rete idrica e fognaria, nella pubblica illuminazione e sul verde. Il suo primo atto è stato la nomina di un responsabile all’ufficio idrico, dove si lavora a tempo pieno nel tentativo di far arrivare l’acqua nelle abitazioni e, se non si riesce, di rifornirle con autobotti comunali per evitare ai cittadini di dover continuare a provvedere a proprie spese.

La preoccupazione maggiore è diventata, però, la sicurezza a tutela degli operatori e dei cittadini stanchi di dover convivere perfino con il vandalismo e il bullismo di strada. Per accelerale i tempi sta pure procedendo all’organizzazione degli uffici comunali, non solo perché bisogna riorganizzare meglio il personale (che è carente rispetto alla pianta organica), ma anche perché bisogna superare questo muro di gomma che non permette ai cittadini di ottenere risposte in tempi ragionevoli e men che mai telefonicamente visto che difficilmente qualcuno risponde. I settori più in affanno sembrano i servizi sociali, l’urbanistica e l’anagrafe. All’ecologia, dove oltre al personale manca finanche il dirigente, le aspettative sono tante per aver promesso, forse con troppa enfasi, che avrebbe liberato il territorio dalle discariche abusive e reso efficiente il servizio di raccolta. Sull’urbanistica assicura che l’attenzione è massima. L’attesa è anche per vedere come si muoveranno gli assessori visto che diversi sono alla loro prima esperienza politica.

Il rispetto degli impegni riguarda però tutti e sarebbe auspicabile che l’intero consiglio comunale e tutte le forze politiche possano collaborare a individuare soluzioni ai problemi che Vittoria si trascina da ormai troppo tempo.

Maria Teresa Gallo

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Autore

Docente di italiano e storia e giornalista pubblicista, amante dello sport.



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