Società santa croce vescovo scout legalità

Pubblicato il 25 Novembre 2021 | di Redazione

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Legalità, il valore diventa prassi

«Vivere la legalità e realizzare la legalità è cosa ben diversa dal parlare di legalità»: lo ha detto il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, intervenendo alla cerimonia di consegna alla parrocchia San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina di alcuni beni confiscati alla criminalità organizzata. Il sindaco di Santa Croce Camerina, Giovanni Barone, ha formalmente consegnato al parroco don Salvatore Puglisi le chiavi di piccole villette a schiera, in via delle Ortensie, a Caucana.

In quei locali sarà portato avanti il progetto “L’isola che c’è. Oasi di legalità”. «In questi locali – ha spiegato don Puglisi – saranno organizzate attività di tipo culturale, educativo e religioso mirate all’educazione alla legalità. Ci sarà inoltre un cineforum, per giovani ed adulti, un progetto ludico ricreativo per bambini, un laboratorio di scrittura creativa per ragazzi. Insieme alla scuola, inoltre, si programmeranno delle attività laboratori lai per il recupero e la conservazione delle tradizioni, come quelle legate alla Cena di San Giuseppe». Con la parrocchia è stato sottoscritto un contratto di concessione decennale, con possibilità di rinnovo per altri dieci anni.

Alla cerimonia sono intervenute le autorità politiche, civili e militari. Il vescovo, nel suo intervento, ha sottolineato il valore e l’impegno per la legalità. «Con questi eventi che celebriamo – ha detto – dobbiamo acquisire un’etica della legalità che sia prassi della legalità». Ha poi utilizzato l’immagine degli scout e della banda cittadina, presenti all’evento, per illustrare l’importanza del rispetto delle regole e dell’armonia necessaria per cooperare alla costruzione di una realtà migliore. «Gli scout – sono parole di monsignor La Placa – che indossano l’uniforme che unisce e non la divisa che divide, sono gli amici in uniforme che vivono un percorso educativo nel quale il rispetto delle regole ha un valore inestimabile. Devono incarnare la legge dell’uomo e la legge di Dio in questa strada che percorrono, dove legalità vuol dire anche crescere nel rispetto di una legge che m’impone il rispetto della natura, il rispetto dell’altro, il rispetto dei beni che il Signore ha messo a nostra disposizione nella creazione, dei beni che la comunità riesce a creare e a realizzare.

Nella Banda musicale, che suonando l’inno nazionale ci ha allietati, ognuno ha suonato il suo piccolo spartito ma insieme agli altri ha creato un’armonia. Legalità vuol dire responsabilità di accordarsi all’altro, ognuno facendo la propria parte al proprio posto, accordandosi agli altri ed essere protagonista della costruzione di un mondo migliore».

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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