Vita Cristiana

Pubblicato il 5 Dicembre 2021 | di Redazione

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Ragusa si riaffida a Maria Immacolata

La città di Ragusa, giorno 7 Dicembre sarà affidata alla Vergine Immacolata.

Il rito, ebbe origine a Palermo all’inizio del XVII secolo. A Ragusa si ha notizia a partire dai primi decenni del 1700. Una traccia si ha nel 1729 quando si celebrò un rito nella chiesa monumentale di San Francesco all’Immacolata, una volta retta dai Frati Minori Conventuali, proprio a ridosso dell’antico quartiere barocco della nostra città. Una volta questo appuntamento la partecipazione, oltre che delle autorità, anche delle numerose confraternite e del popolo ragusano che nella “Tutta Bella” rivedevano l’immagine più insigne e alta della santità. Oggi, il rito ha perduto molto della solennità di una volta, tuttavia la presenza del sindaco e delle alte autorità civili e militari danno al gesto quell’importanza dovuta, anche se il concorso del popolo in è venuto meno con il passare degli anni.

L’atto di affidamento sarà presieduto in questa occasione dal nuovo vescovo monsignor Giuseppe La Placa ed avverrà in concomitanza della celebrazione dei Primi Vespri.

Che significato ha questo atto di affidamento di Ragusa e dei ragusani a Maria SS Immacolata? Rappresenta il mezzo efficace per rimanere fedeli alle promesse battesimali e perseverare nell’esercizio delle virtù. San Bernardo così si esprime: «Se Maria ti sorregge non cadi; se ti protegge non devi temere; se ti conduce non ti stanchi; se ti è favorevole, tu arrivi al porto della salvezza». Per questo, assicurarci la particolare protezione di Maria Madre di tenerezza e di misericordia, è un atto di particolare ossequio in cui ci doniamo interamente a Lei per onorarla e per servirla e le offriamo tutto quanto abbiamo di più caro e di più prezioso. Lei, sicuramente ripaga con le Sue grazie le nostre pochezze, ci fa conoscere la potenza della sua intercessione, ci comunica le Sue virtù. Maria, ama i Suoi figli, ama la nostra città.

In questo tempo di pandemia sarebbe auspicabile che tutto il clero ed i rappresentanti di associazioni e movimenti facessero questo atto di fede necessario per ricordare ai vicini e lontani la potente intercessione della Vergine Immacolata. Come liberò la Sicilia in quel lontano 1629 dalla peste, oggi ci liberi dal contagio non solo di un virus, ma dal male non meno distruttivo dell’orgoglio che ha relegato Dio ad essere cacciato fuori dalla vita pubblica.

Giuseppe Ferraro

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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