Pubblicato il 13 Dicembre 2021 | di Redazione
0Festa di Santa Lucia 2021
La devozione torna a manifestarsi appieno. Anche in questo periodo di pandemia, i fedeli avranno modo di esprimere tutto il proprio affetto nei confronti di Santa Lucia, vergine e martire. I solenni festeggiamenti di quest’anno anche stavolta, a causa dell’emergenza sanitaria, non prevedono la processione. È opportuno inoltre attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle autorità civili e religiose che sono attualmente in vigore e che fanno obbligo ad ognuno di evitare assembramenti, indossare la mascherina per tutta la durata della santa messa o della visita in chiesa, rispettare norme sul distanziamento sociale mantenendo la distanza dagli altri di almeno un metro, quando si entra in chiesa e quando si esce da essa, quando si va a ricevere la comunione; e, ancora, igienizzare le mani prima di prendere posto nei banchi e seguire le indicazioni degli addetti all’accoglienza.
Nella città di Comiso dopo l’anno di pausa dovuto al Covid è tornato uno degli eventi più attesi durante la festa in onore di Santa Lucia. “A ittata re nuciddi ciama ranni e picciriddi”. È questo il motto che fa da cornice all’evento, nella tradizione comisana, infatti, la vigilia di Santa Lucia si caratterizza per il lancio delle noccioline (“a ittata re nuciddi” appunto). Come ogni anno, poco dopo il mezzodì del 12 dicembre, i fedeli accorrono dinanzi la sacrestia della chiesa Madre per aggiudicarsi qualche pugno di noccioline benedette, lanciate, dopo un breve momento di preghiera, dalle finestre della canonica dai sacerdoti e da qualche parrocchiano. È una festa per i bambini, ma anche per i loro genitori e nonni, tutti impegnati a testa in giù per raccogliere le noccioline che rotolano per terra. In molti utilizzano gli ombrelli capovolti per recuperarle. Tale tradizione ha un significato ben preciso: le noccioline simboleggiano gli occhi di Santa Lucia, che le furono cavati durante le tremende torture subite, prima di essere decapitata.