Vita Cristiana

Pubblicato il 28 Dicembre 2021 | di Redazione

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Un intero anno vissuto insieme a San Giuseppe

L’8 dicembre 2021 si è concluso l’anno speciale dedicato a San Giuseppe. Voluto e indetto da Papa Francesco per ricordare il 150esimo anniversario della proclamazione a Patrono della Chiesa Universale e per perpetuare l’affidamento di tutta la Chiesa al potentissimo patrocinio del Custode di Gesù. Un anno speciale nel quale ogni fedele sull’esempio del santo Patriarca possa rafforzare quotidianamente la propria vita di fede nel pieno compimento della volontà di Dio.

Anche nella nostra Diocesi, in cui San Giuseppe vanta una forte devozione, non sono mancate diverse iniziative liturgico-devozionali e culturali volte a far conoscere ed amare lo Sposo di Maria. Vogliamo ripercorrere insieme questo anno straordinario nel quale ognuno – fra parrocchie, associazioni, enti, uffici pastorali diocesani, sacerdoti e laici – ha dato il suo contributo per aiutare i fedeli di questa Chiesa iblea ad entrare nei Misteri dell’Incarnazione e della Redenzione di cui San Giuseppe è stato premuroso custode insieme a Maria Santissima.

Partiamo dalle iniziative diocesane. Con una lettera indirizzata a tutta la comunità diocesana, l’allora amministratore apostolico, don Roberto Asta, ha indetto uno speciale Anno dedicato a San Giuseppe, aderendo all’invito del Santo Padre Francesco, e individuando sei impegni come obiettivi pastorali. È stato predisposto un calendario diocesano con la celebrazione di sante messe con un approfondimento sulla Patris Corde e la recita del Santo Rosario, delle Litanie a San Giuseppe e una catechesi sul Padre Nostro. Da febbraio a novembre, l’appuntamento nelle varie chiese della Diocesi dedicate a San Giuseppe o alla Sacra Famiglia o in cui è particolarmente sentito il culto è stato fissato per ogni primo mercoledì e ogni 19 del mese. Ultimo evento è stato l’8 dicembre 2021 nella chiesa di San Giuseppe a Vittoria dove il vescovo monsignor La Placa ha celebrato la santa messa e ha affidato l’intera Diocesi alla premurosa custodia del Patrono della Chiesa universale. Non sono mancate poi le catechesi promosse dalle varie parrocchie iblee in tutto il 2021 per conoscere di più e meglio lo Sposo di Maria, nonché l’iniziativa di risaltare questa insigne figura esponendo in chiesa una sua immagine posta solennemente in un luogo opportunamente preparato. Alcune comunità parrocchiali, nello specifico, hanno anche provveduto a far sì che la loro chiesa si dotasse di una statua o di un quadro di San Giuseppe da poterlo venerare in perpetuo. A Vittoria, l’8 dicembre scorso, a ricordo e a conclusione dell’anno giuseppino, è stata installata una statua monumentale del santo all’esterno della chiesa di San Giuseppe, mentre sono state realizzate nuove edicole votive a Comiso (chiesa omonima) e a Ragusa (chiesa Sacro Cuore). Altre iniziative significative in onore al santo carpentiere sono state l’accensione della lampada votiva per tutto l’anno a Ragusa (chiesa SS. Salvatore) e a Scoglitti.

Il nostro periodico diocesano Insieme, lungo tutto il 2021, ha dedicato uno spazio editoriale giuseppino. Con la pubblicazione di febbraio, Alessandro Bongiorno ha presentato la lettera del 31 gennaio 2021 di don Roberto Asta e l’inizio dell’anno giubilare diocesano. Il numero di marzo è stato tutto dedicato al santo con le riflessioni di don Mario Cascone, Emanuele Occhipinti, Riccardo Roccella, Saro Distefano, Renato Meli e con un contributo del Sir intervistando lo psichiatra Tonino Cantelmi che ha spiegato il perché San Giuseppe sia un riferimento anche ai nostri giorni. Non sono mancate le news riguardanti le iniziative vicariali e diocesane in onore al Patriarca. Nel numero di aprile un articolo di Andrea Ottaviano dedicato alla storia e all’arte della chiesa di San Giuseppe a Ragusa. Nella pubblicazione di maggio ritorna Alessandro Bongiorno con uno sguardo alla chiesa di San Giuseppe Artigiano di Ragusa, fulcro di un quartiere e di una comunità. Nel numero di giugno, dedicato alla nomina del nuovo vescovo di Ragusa, il sottoscritto mette in risalto la coincidenza con l’anno giuseppino e l’aver avuto un nuovo Pastore che porta proprio il nome del nostro santo Patriarca e quindi l’augurio a monsignor La Placa di essere padre e custode della Diocesi di Ragusa come San Giuseppe; nello stesso numero viene presentato da don Giuseppe Antoci la pubblicazione ‘“Con cuore di padre” dedicata all’iconografia iblea di San Giuseppe, a cura dell’ufficio diocesano per l’Arte sacra e i Beni culturali. Mentre Salvatrice Maria Piloto, col suo articolo, ha voluto presentare la bellissima chiesa di San Giuseppe di Vittoria. Infine, col questo numero di dicembre, il presente articolo vuole essere una semplice annotazione delle diverse iniziative che hanno onorato il santo carpentiere.

Anche Radio Karis inBlu, la radio diocesana, ha predisposto un palinsesto con diversi servizi radiofonici riguardanti la figura di San Giuseppe e il suo culto universale e locale. Le interviste a don Roberto Asta che presentava l’anno diocesano giuseppino, e a Vincenzo Giompaolo, etnografo, che ha esposto le tradizioni giuseppine del nostro territorio. La rubrica “Con cuore di Padre, la paternità di San Giuseppe” è stata curata dal sottoscritto presentando le testimonianze di Santi e Beati e del loro intimo legame con San Giuseppe. La stessa radio, è stata in collegamento con le parrocchie, trasmettendo gli appuntamenti giuseppini mensili organizzati dalla Diocesi e alcune catechesi parrocchiali in onore al santo.

Per ultimo, annoto i miei contributi. Le catechesi e le conferenze sono state continue in questo anno per far conoscere la figura e la missione dello Sposo di Maria in chiave cristocentrica e in una prospettiva storico-salvifica, evidenziando l’eccelsa dignità, santità e grandezza che il Carpentiere di Nazaret riveste nel mistero di Cristo e della Chiesa. Con alcune associazioni culturali locali, ho presentato il culto di San Giuseppe presente nella provincia iblea e in Sicilia con tutte le sue forme culturali e folkloristiche che lo esplicitano. Il mio testo (“Ministro dell’Incarnazione e della Redenzione: San Giuseppe, Padre di Gesù”, Edizioni Segno di Tavagnacco), viene ristampato in occasione di questo anno giubilare. Ultima esperienza, è stata la partecipazione al Simposio nazionale di San Giuseppe dal 6 all’8 dicembre scorsi organizzato dal Comitato di San Giuseppe di Roma di cui sono membro. Il Simposio è frutto di un cammino di comunione e collaborazione tra congregazioni religiose e laici che trovano in San Giuseppe un chiaro riferimento e modello di vita cristiana e religiosa. “Con san Giuseppe oltre il 2021… A occhi aperti” è stato il titolo dell’evento che ha coinvolto illustre personalità della Chiesa italiana. C’è ancora un altro po’ di lavoro da fare per rileggere teologicamente bene la bellezza della figura e della missione di San Giuseppe. Gli eventi celebrativi hanno indicato le tracce teologiche per istruire ed educare il popolo di Dio affinché la Teologia di San Giuseppe possa alimentare la spiritualità e modellare l’agire cristiano. Questo significa consolidare sempre più le conoscenze finora raggiunte e procedere con quelle successive.

L’anno speciale di San Giuseppe è concluso, ci auguriamo però che il santo Patriarca non venga rimesso nel cassetto o nei fondi delle sacrestie, ma che si possa ripartire con San Giuseppe e dalla sua bottega, per vivere come lui, in giustizia e santità, la via della peregrinazione della fede. Che San Giuseppe continui a essere il premuroso custode delle nostre chiese, da quella domestica a quella universale.

Paolo Antoci

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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