Cultura

Pubblicato il 1 Febbraio 2022 | di Redazione

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Un dono di monsignor Ferraro

Domenica 9 gennaio, giorno della festa del Battesimo del Signore, si è tenuta nella Basilica di San Giovanni Battista a Vittoria la cerimonia di presentazione della nuova vetrata artistica della facciata, in programma nei festeggiamenti “ri Jnnaru” del santo patrono vittoriese.

L’opera, donata da monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo metropolita emerito della diocesi di Agrigento e parroco della basilica tra il 1962 ed il 1978, è stata realizzata dal maestro vetraio Giovanni Biondo su disegno del noto artista vittoriese Arturo Barbante e raffigura il Battesimo di Gesù per mano di San Giovanni.

Già durante l’omelia della santa messa, monsignor Carmelo Ferraro aveva ribadito la centralità di tale episodio del Vangelo come perno fondamentale della vita di Gesù e di Giovanni Battista, sottolineando più volte il profondo significato delle parole «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Lc 3,22) e soffermandosi sulla modernità del Battista quale esempio alla lotta alle menzogne, alle fake news e modello di discepolo ideale nel professare con determinazione che Gesù è il figlio di Dio.

L’evento è iniziato con i saluti del parroco, don Salvatore Converso, che ha spronato la comunità a far fronte ai tempi avversi della pandemia ricordando San Paolo che, chiedendo al Signore di essere liberato dal dolore e dalle contraddizioni della vita, riceveva in risposta le parole «Ti basta la mia grazia; la forza, infatti, si manifesta pienamente nella debolezza» (2Cor 12,9). Subito dopo ha preso la parola il sindaco, Francesco Aiello, che ha ricordato come la città sia sempre gioiosa nell’incontrare un cittadino onorario tanto apprezzato quale è monsignor Ferraro.

Durante l’evento è intervenuto anche il maestro Arturo Barbante che si è soffermato sulla figura del patrono che da sempre tiene unita la città, fatto storicamente confermato dai diversi episodi passati di difficoltà in cui il popolo si è rivolto a San Giovanni Battista (oltre al terremoto si ricorda ad esempio un voto dei contadini per far terminare l’infestazione della filossera nei vigneti). Barbante ha svelato l’iter che ha portato alla realizzazione della vetrata. Il percorso è durato un anno durante il quale il maestro ha studiato le centinaia di rappresentazioni del Battista, focalizzandosi sui dettagli e mantenendo il disegno dell’aureola ed i colori rosso e blu del mantello tipici della rappresentazione vittoriese del patrono.

I vetri stessi sono stati scelti anche da monsignor Ferraro che ha contato anche sulla preziosa collaborazione di Luciano D’amico, direttore del Museo diocesano d’arte sacra “Mons. Federico la China” di Vittoria.

Tra le maestranze intervenute per l’installazione dell’opera, oltre alla bravura del maestro vetraio Giovanni Biondo di Patti che ha composto artigianalmente la pregevole vetrata artistica, si ricordano il signor Angelo Tomasi, l’impresa Rizza-Clemente e la vetreria di Iannitto e Giarratana di Vittoria.

Francesco Marangio

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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