Vita Cristiana Foto incontro vescovo 1 insegnanti religione

Pubblicato il 1 Marzo 2022 | di Gabriella Chessari

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«Siate eccellenti!»

Il Vescovo di Ragusa, Mons. Giuseppe La Placa ha incontrato gli insegnanti di religione della diocesi nell’ambito del percorso di formazione organizzato per il corrente anno scolastico dall’Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica, diretto dal prof. Carmelo La Porta.

Ha introdotto l’incontro il direttore dell’Ufficio che si è soffermato sulla professionalità del corpo dei docenti di religione, riconosciuta anche oltre i confini diocesani e frutto delle tante energie spese dalla diocesi per la formazione, da sempre ritenuta un pilastro fondamentale della missione educativa degli insegnanti di religione.

Il Vescovo ha sottolineato la bellezza dell’incontro tra docenti e della condivisione delle esperienze didattiche; è questa una grande forza e un grande tesoro per la chiesa locale, che può essere testa di ariete nel cuore degli studenti e del mondo scuola in generale. Rimarcando l’importanza del servizio scolastico svolto nell’attuale complessità culturale, Mons. La Placa ha invitato i docenti a testimoniare una presenza “altra” e “alta” rispetto alla cultura spesso effimera in cui ci muoviamo. Per questa presenza, il Vescovo ha voluto ringraziare i docenti per quello che operano nel mondo scuola, ricordando che la loro specifica responsabilità è duplice: sul piano della fede personale e sul piano della vocazione che viene da Dio, che ha messo nel cuore il desiderio di rispondere a questo servizio.

Mons. La Placa ha rimarcato la sua premura nel garantire che gli insegnanti di religione siano coerenti alla retta dottrina, diano autentica testimonianza di vita cristiana, siano in possesso dell’adeguata abilità pedagogica. Si tratta dei criteri sui quali si fonda l’idoneità all’insegnamento per i docenti di religione, ai quali il Vescovo ha chiesto, oltre al semplice dovere formale, una triplice eccellenza: eccellenza nella dottrina, eccellenza nella testimonianza di vita cristiana, eccellenza nell’abilità pedagogica.

Mons. La Placa ha evidenziato la necessità di un continuo aggiornamento nella teologia e nella dottrina della Chiesa, del Magistero del Papa e dei Vescovi. L’insegnamento, infatti, presuppone l’adesione di fede alla dottrina per poterla insegnare. Questo preserva dal cadere nello strisciante adattamento al relativismo dominante, per il quale si glissa su tematiche sensibili e sulle quali il cristianesimo può affermare valori fondamentali ancorché differenziati rispetto ad una cultura che va al ribasso. Il compito, all’interno delle finalità della scuola, dovrà essere quello di formare uomini e cristiani capaci di volare alto.

Per essere educatori credibili, il Vescovo ha chiesto ai docenti di essere eccellenti nella testimonianza di vita cristiana e di vivere tale testimonianza all’interno della vita ecclesiale. Al docente di religione non basta essere semplicemente un cristiano praticante che va a messa la domenica, ma sarà colui che cura la propria vita cristiana, con la preghiera, con lo studio, con l’impegno nella comunità cristiana, con una continua attenzione alla crescita spirituale. Non è pensabile, ha aggiunto, che gli insegnanti di religione non abbiano contatti con il proprio parroco, con la propria parrocchia, che non siano riconoscibili dalla comunità cristiana. Di pari importanza è il collegamento con l’ambiente scolastico dove vivono gli alunni e il rapporto con le famiglie. Pertanto, l’insegnamento della religione non dovrà essere un mestiere, ma la traduzione della fede nella liturgia della vita.

Infine, Mons. La Placa ha chiesto eccellenza nell’abilità pedagogica per un servizio educativo efficace a favorire la maturità degli studenti. La crescita dei non avvalentesi ha a che fare con questa abilità, anche se non è l’unica causa, per cui all’aggiornamento professionale va associato un autentico stile che per l’insegnante di religione deve essere una grande passione educativa. «È sempre l’amore – dice il Vescovo – che spalanca tutte le porte!».

A conclusione del suo intervento Mons. La Placa ha indicato all’Ufficio e ai docenti delle vere e proprie linee guida per un programma formativo e uno stile professionale: grande passione educativa; unità tra i docenti di religione perché la solitudine genera scoraggiamento; pieno coinvolgimento nella pastorale scolastica; fede incarnata nelle scelte etiche fondate sul Vangelo di Gesù; cura del proprio cammino spirituale; momenti specifici di spiritualità per tutti gli IdRC da organizzarsi nei tempi forti dell’anno liturgico; grande attenzione all’aggiornamento professionale non escludendo verifiche periodiche sulla formazione ricevuta.

Le parole del Vescovo hanno avuto grande risonanza nei docenti, che hanno ricevuto stimoli e incoraggiamento per la loro missione educativa e sono stati confermati nel lavoro quotidianamente svolto nelle istituzioni scolastiche della diocesi. Il lavoro proposto dall’Ufficio circa la formazione è in totale sintonia con quanto chiesto dal Vescovo e si è arricchito dei suggerimenti emersi dall’incontro.

La conclusione dei lavori è stata affidata a don Paolo La Terra, responsabile per la formazione, che ha introdotto il tema della sinodalità come risorsa per l’IRC. Nel suo intervento ha invitato i docenti ad accogliere e sollecitare coloro che vivono nell’ambiente scolastico per proporre una riflessione di prospettiva e propositiva sul futuro della chiesa. La sinodalità dovrà diventare – ha concluso don Paolo – uno stile di presenza degli insegnanti di religione nel mondo della scuola nella consapevolezza che il lavoro scolastico è già un contributo peculiare da dare alla chiesa.

La giornata di formazione si è chiusa con la celebrazione della Messa offerta in suffragio per l’insegnante Daniela Sanfilipppo, scomparsa di recente, e per i congiunti defunti negli ultimi mesi.

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Autore

(Ragusa 1978) moglie, mamma e collaboratrice dal 1998 dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Ragusa.



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