Pubblicato il 7 Aprile 2022 | di Redazione
0Una Chiesa amica della città
Il Sinodo diocesano approda in consiglio comunale a Comiso.
Lo scorso 8 marzo, una rappresentanza dell’equipe sinodale, costituita da Francesca Cabibbo, Delizia Rita Bombace, Francesco Arangio e Lorenzo Tomasi, è stata accolta dal consiglio comunale di Comiso. Un gruppo di consiglieri, di vari gruppi politici, si è reso disponibile ad accogliere il nostro invito in un clima di amicizia e di ascolto.
A presiedere la seduta è stata la vicepresidente Valentina Damiata che, dopo i saluti, ha dato la parola a Francesco Arangio il quale ha delineato i punti salienti del Sinodo, invitando tutto il consiglio comunale, con “parresia” a dare un proprio contributo di idee e proposte, sulla base di alcuni spunti che sono stati presentati. Dopo la lettura delle domande, Francesca Cabibbo ha evidenziato l’importanza della partecipazione del consiglio comunale a questa consultazione che vede la Chiesa in “uscita” per confrontarsi criticamente e costruttivamente con la città ed i suoi rappresentanti eletti, ma anche con i diversi ambienti e culture e con le religioni diverse.
«Si è scelta l’assemblea democratica della città – spiega Lorenzo Tomasi – per ascoltare le diverse istanze e sensibilità della comunità civile e politica che possono offrire un grande contributo di idee e proposte. La Diocesi di Ragusa attende con gioia questo contributo da coloro che rappresentano la nostra città».
Poi, la presidente Damiata ha chiesto chiarimenti sui lavori del Sinodo e sul prosieguo del percorso.
Si è così potuto delineare il cammino caratterizzato dalle tre fasi: fase narrativa (ascolto), fase sapienziale (discernimento), fase profetica (missione), e come i tempi vengano scanditi dai due eventi paralleli. Uno il Sinodo internazionale dei Vescovi (2021-2022), e l’altro della Chiesa Italiana (2021-2025); in entrambi si sottolinea il pieno coinvolgimento e il raggiungimento di tutti, specie dei “lontani”, cioè, coloro che sono lontani dalla fede o vivono ai margini.
Diversi gli interventi dei consiglieri: Michele Assenza, Gaetano Gaglio e Luigi Bellassai. Qualcuno ha suggerito di invitare i giovani delle parrocchie a partecipare attivamente alla politica del proprio paese; altri hanno proposto percorsi di formazione attiva alla politica per i giovani.
È stata evidenziata anche qualche critica, in merito ad alcune “chiusure” della Chiesa che si schiera talvolta solo dalla parte dei credenti.
Il consigliere Bellassai ha poi spiegato, come la sua esperienza di vita attiva, sia in politica sia in parrocchia, possono essere conciliabili per il bene pubblico, al di là del colore politico.
Il tempo a disposizione è volato in un clima di dialogo aperto e produttivo, lasciando aperta una finestra per un prossimo invito da parte del consiglio.
Concludendo con le parole di Papa Francesco si può affermare che il «Sinodo non è fatto solo di parole, ma con la presenza, così che si stabiliscano maggiori legami di amicizia con la società e il mondo: una Chiesa che non si separa dalla vita».
Un prossimo appuntamento è già stato programmato nel consiglio comunale di Acate.
Delizia Bombace