Pubblicato il 29 Maggio 2022 | di Francesca Cabibbo
0Una ventata nuova nella Chiesa
Sei mesi di impegno e di lavoro delle varie parrocchie. È iniziato nell’ottobre scorso il percorso sinodale della Diocesi di Ragusa e, in una prima fase, si è concluso con l’assemblea pre-sinodale del 29 aprile scorso. Per settimane, soprattutto nei primi tre mesi del 2022, le parrocchie della Diocesi hanno lavorato a lungo. E soprattutto hanno sperimentato un metodo nuovo.
Un metodo che parte dall’ascolto, dall’assunzione di responsabilità, dalla volontà e dal desiderio di dare il proprio contributo per il cammino della comunità diocesana.
Il percorso sinodale ha coinvolto tutte le parrocchie della Diocesi, spesso con contributi preziosi che tanti hanno apprezzato. Sono stati coinvolti gli organismi diocesani: i consigli pastorale e presbiterale, gli uffici diocesani e la Consulta delle Aggregazioni laicali, i religiosi e le religiose. Il cammino sinodale ha vissuto anche momenti di ascolto con le realtà esterne: questi momenti hanno evidenziato come il desiderio di dialogo, di camminare insieme pur nella diversità dei ruoli, sia gradito. Altri contributi sono arrivati, in modo libero, attraverso un questionario direttamente sul sito web della diocesi. Un segno dei tempi. Dei tempi nuovi.
Il lavoro delle parrocchie e delle varie realtà esterne è approdato, con quasi 80 documenti sintesi, nell’assemblea pre-sinodale del 29 aprile. Tutti i contributi prodotti sono confluiti in un unico documento che ha messo in evidenza i punti salienti delle tante e ricchissime proposte che sono state lanciate. Semi che potranno portare frutto se attorno ad essi si continuerà a lavorare. Il documento prodotto dalla Diocesi ha messo in evidenza gli elementi significativi scaturiti dal lavoro di consultazione delle parrocchie. Tutti i contributi ruotano attorno ad alcune parole chiave che sono presenti in maniera pressoché unanime, o comunque in percentuale molto alta. Le parole chiave sono: Parola di Dio, Giovani e Famiglie, Partecipazione e ascolto, Formazione e Metodologia (quest’ultima con riferimento sia agli aspetti liturgici che a quelli della formazione e della conduzione pastorale). L’assemblea è servita a leggere la sintesi prodotta e a rivedere il testo con i contributi di tutti i presenti.
Le cinque parole chiave ed i contenuti evidenziati attraverso di esse sono l’elemento di riflessione che la Chiesa ragusana ha consegnato alla Chiesa italiana.
Anche a livello nazionale è stato fatto un ulteriore lavoro per mettere insieme i contributi arrivati da varie parti d’Italia e approdati in un documento unico, su cui hanno lavorato, per tre giorni, i referenti delle diocesi italiane, 242 persone. Questo documento è stato poi consegnato ai vescovi italiani, riuniti a Roma a fine maggio. Anche qui un segnale di novità. Per due giorni ai lavori hanno partecipato anche i referenti regionali per il Sinodo (due per ogni regione).
Poche settimane sono davvero un tempo minimo e sono solo l’inizio di un percorso. Ma chi ha partecipato al Sinodo ha intuito che qualcosa sta cambiando, che una ventata nuova è entrata, in modo dirompente, all’interno delle parrocchie e dei gruppi.
È emerso, nelle parole e negli scritti di tanti, un grande amore per la chiesa. Anche l’analisi e i giudizi critici sono stati posti in modo costruttivo, partendo dal desiderio, spesso coltivato per anni, di vedere rinnovate e rivitalizzate le proprie comunità. Ma non ci si è sottratti proprio per la volontà di vivere il Sinodo come Papa Francesco ci ha chiesto.
È l’inizio di un percorso, che la Chiesa ragusana vuole fare insieme alla Chiesa italiana e a tutte le altre diocesi del mondo. Nella gioia di poter ammirare i frutti che sbocciano altrove, nella consapevolezza di poter offrire anche i frutti del percorso avviato nella diocesi più meridionale d’Italia, nello stupore di scoprire quanti “punti di unità” ci sono tra le tante realtà ecclesiali, da nord a sud. Perché lo Spirito Santo sta accompagnando le tappe di questo nuovo percorso e sta facendo emergere elementi impensati, oppure noti, ma mai finora evidenziati. Un cammino è stato iniziato. Siamo appena ai primi passi.