Pubblicato il 2 Giugno 2022 | di Redazione
0Otto per Mille, un gesto tante opere. Non è mai solo una firma
È importante far conoscere come che la Diocesi riesce a utilizzare le somme relative all’Otto per mille. Infatti occorre premettere che non è mai solo una firma. Spesso ciò che si realizza è molto di più.
L’Otto per mille mette in evidenza il significato profondo della firma: un semplice gesto che vale migliaia di opere. Una scelta che si trasforma in progetti di solidarietà e di sviluppo come il sostegno a famiglie in difficoltà e la realizzazione di centri di accoglienza.
Queste somme hanno anche una ricaduta nel vissuto di persone e luoghi. «La Chiesa cattolica considera la firma dei contribuenti espressione di corresponsabilità – afferma il vescovo di Ragusa monsignor Giuseppe La Placa– molto più di un semplice sostegno economico. La maggior parte dei cittadini, purtroppo, non ha una visione concreta di cosa significhi avere bisogno, mentre, chi è in difficoltà necessita di un aiuto immediato. Nella nostra laboriosa provincia credo che, se non ci fosse la Chiesa con la sua rete solidale e il lavoro straordinario svolto da diversi volontari, ci sarebbe un vuoto enorme».
Le somme dell’Otto per mille vengono ripartite secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità.
Si spazia dalla formazione dei catechisti all’attività del seminario, dai restauri delle chiese alla manutenzione delle strutture diocesane. Sono numerose le declinazioni del culto e della pastorale in cui rientra, per esempio, anche la costruzione di nuovi spazi parrocchiali. Il sostentamento del clero è garantito dalla seconda direttrice di spesa che consente ai sacerdoti di affidarsi alla comunità per essere liberi di servire tutti. L’azione caritativa, infine, si traduce in tanti progetti di assistenza portati avanti dalle 64 parrocchie iblee. La Diocesi realizza questi interventi grazie anche all’impegno di sacerdoti, suore e volontari.
Penso sia importante volgere uno sguardo con attenzione al sociale. L’Ordine dei Commercialisti di Ragusa ha costituito l’Organismo di Composizione della Crisi (Occ). La nostra realtà è colpita da numerosi casi di sovraindebitamento. Vi sono delle situazioni economiche disastrose che impongono a ciascuno di noi di fare la propria parte. L’Ordine con l’Occ ha inteso porsi al servizio di quella fascia di sovraindebitati (cittadini, consumatorie piccole imprese) per fornire loro la giusta assistenza professionale e aiutarli ad affrontare e superare le difficoltà legate al sovraindebitamento. Non è affatto un caso che la Legge 3/2012, istitutiva dell’Occ, si chiami legge anti suicidi, in quanto cerca di recuperare quelle situazioni finanziarie drammatiche proprio per evitare il verificarsi di tragedie. A tal fine è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Diocesi volto a far conoscere a tutti i fedeli, tramite le parrocchie, l’opportunità di uscire dal tunnel.
In questo triste momento post pandemico la Chiesa iblea ha affrontato la pandemia con determinazione e partecipazione, con una capillare distribuzione delle risorse alle singole parrocchie, rivolta a persone in situazioni di improvvisa necessità. L’emergenza economica proseguirà ancora a lungo e la Chiesa continuerà a garantire la sua presenza e il suo aiuto.
L’Ordine dei Commercialisti di Ragusa, per il tramite di alcuni colleghi revisori legali, ha svolto la propria attività di controllo circa il corretto utilizzo delle risorse. Ecco come sono stati spesi i soldi destinati all’Otto per mille:
La Diocesi di Ragusa, come testimonia il rendiconto del 2021, ha utilizzato le somme per le seguenti attività: esigenze di culto e pastorale per euro 614.500. Di questi 271.000 euro sono stati destinati al culto (tra cui 25.000 per la realizzazione di nuovi complessi parrocchiali e euro 246.000 per il restauro e la conservazione degli edifici esistenti); euro 321.000 alla cura delle anime e per scopi missionari; e euro 22.500 per catechesi ed educazione cristiana. Le somme utilizzate per gli interventi caritativi per i quali la Diocesi di Ragusa ha impiegato 585.000 euro. L’aiuto alle persone bisognose ha richiesto 132.000 euro, le opere caritative diocesane 367.000 euro, le opere caritative degli altri enti ecclesiastici 86.000 euro. I dati su esposti verranno pubblicati, entro il 30 giugno, nel sito della Diocesi di Ragusa.
Ritengo opportuno precisare che l’Otto per mille non è una tassa in più, ma semplicemente la libera scelta di ogni contribuente di destinare una quota dell’Irpef allo Stato per scopi umanitari e sociali, o a confessioni religiose per scopi religiosi e caritativi. Anche i contribuenti che non devono presentare la dichiarazione dei redditi possono partecipare alla scelta. Chi, ad esempio è pensionato o dipendente e non ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi può utilizzare l’apposita scheda per la scelta allegata alla Certificazione unica (modello Cu) predisposta dall’ente pensionistico o dal datore di lavoro. Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, non si disponga della scheda allegata al modello Cu, sarà possibile utilizzare per la scelta la apposita scheda presente all’interno del modello redditi.
In tal caso, negli appositi spazi della scheda dovranno essere indicati anche il codice fiscale e le generalità del contribuente. Per effettuare la scelta occorre firmare nella casella “Chiesa cattolica”. La scheda è liberamente scaricabile dal sito internet dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it – sezione: strumenti – modelli).
Maurizio Attinelli