Pubblicato il 7 Giugno 2022 | di Redazione
0Don Giuseppe Iurato: un sorriso di umiltà e di fede
Lo scorso 7 maggio nella chiesa San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina, alla presenza del sindaco Giovanni Barone, si è svolta la celebrazione eucaristica in ricordo di don Giuseppe Iurato, nel quarantesimo anniversario della sua scomparsa, presieduta dal vescovo, monsignor Giuseppe La Placa. Presenti anche il rettore del Seminario, don Gianni Mezzasalma con i seminaristi, il parroco, sacerdote Salvatore Puglisi, don Giuseppe Iacono, don Salvatore Bertino e don Girolamo Buongiorno.
L’attenzione è stata posta sul presbitero, figlio della comunità santacrocese, il cui operato ha lasciato una profonda traccia nella Chiesa diocesana, nonché un prezioso ricordo in quanti hanno incrociato il suo cammino.
Don Giuseppe nasce a Santa Croce Camerina il 19 marzo 1936 da una famiglia di semplici origini e di solidi principi morali, ferventemente cristiana. Da questa, dalla comunità parrocchiale e dalla figura di monsignor Vincenzo Di Quattro, sacerdote zelante formatore delle coscienze dei fedeli, attinge la propria fede, che lo porta ad entrare in seminario dove fa tesoro degli stimoli formativi ricevuti con docilità, semplicità ed intelligenza: diviene un presbitero di profonda vita interiore, con una ricca preparazione dottrinale e dotato di multiformi attitudini pastorali.
Il 6 maggio del 1960, decennale d’istituzione della Diocesi di Ragusa, viene ordinato sacerdote da monsignor Francesco Pennisi, insieme a don Francesco Vicino e don Girolamo Buongiorno, e l’8 maggio celebra l’Eucaristia per la prima volta nella chiesa parrocchiale di Santa Croce Camerina. S’iscrive al corso in Sacra Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e frequenta il Pontificio Istituto Biblico dove consegue nel 1963 la licenza in Sacra Teologia ed il Baccellierato in Sacra Scrittura.
Successivamente svolge fino al 1977 il suo ministero sacerdotale in varie parrocchie e rettorie della Diocesi di Ragusa, riceve l’incarico di cappellano presso la Chiesa di San Giorgio in Ragusa Ibla e di canonico della cattedrale di San Giovanni Battista. Riesce a tessere rapporti di stima, fraternità e fiducia reciproca con i confratelli come testimoniano i racconti di tanti sacerdoti. Viene nominato rettore del seminario vescovile di Ragusa da monsignor Angelo Rizzo fino al 4 maggio del 1982, giorno in cui fa ritorno alla casa del Padre.
Durante la lunga malattia riesce ad affrontare la sofferenza, cattedra da cui predica ed insegna il Vangelo: solo con la preghiera riesce a rimanere fedele a quel Dio che ama ed adora e del quale accetta la volontà. Per padre Iurato la preghiera ha occupato sempre un posto di rilievo per la cura della vita spirituale nell’esercizio del ministero presbiterale, costituendo l’anima di una testimonianza credibile. Solo chi sa pregare può insegnare a farlo.
Alla fine della celebrazione monsignor La Placa ha affidato alla materna intercessione di Maria la vita cristiana di tutti i presbiteri affinché possano essere pastori buoni e santi per quanti vengano loro affidati.
Luisella Lorefice