Pubblicato il 9 Giugno 2022 | di Redazione
0Nelle tue mani grazie a “Rete di carta”
Cos’è “Rete di Carta”?
Rete di carta è un impegno mensile preso da noi Giovani dell’Azione Cattolica della parrocchia del SS. Ecce Homo nei confronti della rivista “Insieme”.
L’iniziativa ci è stata proposta, dal direttore dell’ufficio per le Comunicazioni sociali Emanuele Occhipinti, durante un incontro nella nostra parrocchia. Fin da subito ci siamo mostrati ben disposti ad accettare, ed è così che lo scorso aprile abbiamo intrapreso quest’avventura.
Perché “Rete di Carta”?
Pensando a questo impegno, si è fatta avanti in noi l’immagine di Gesù quando disse a Simone detto Pietro e ad Andrea che avrebbe fatto di loro pescatori di uomini e loro senza esitare lasciarono le reti e lo seguirono. Così, anche noi con il nostro impegno vogliamo diventare “pescatori di uomini” che fanno di tutto per aiutare il prossimo.
Abbiamo iniziato così, a costruire una rete tra noi e le varie realtà a cui consegniamo le riviste; infatti, le consegne non interessano solamente le parrocchie ma anche altri contesti sociali come ad esempio gli ospedali di Ragusa e di Ragusa Ibla, la Banca Agricola Popolare di Ragusa, il santuario dei Padri Carmelitani e il convento delle Carmelitane Scalze.
Ecco alcune testimonianze di noi giovani dopo la consegna delle riviste:
«La consegna delle riviste ci ha lasciato diverse emozioni perché ognuna è stata diversa. La distribuzione che ci ha colpito maggiormente è stata nel convento delle suore di clausura poiché è avvenuta mediante un mobile rotante, quindi senza alcun contatto. Questa consegna ci ha entusiasmato molto perché, pur non vedendo nessuno, solo ascoltando la voce di una delle suore ci siamo sentite accolte calorosamente». (Giulia e Ilaria).
«Questa iniziativa, è stata un modo per rafforzare il rapporto con il gruppo, ma soprattutto un modo per conoscerci meglio, dato che abbiamo lavorato in coppia. Inoltre, questa esperienza ci ha permesso di conoscere altre realtà a noi poco note e di incontrare persone gentili e amorevoli che collaborano in queste comunità. Ciò che più ci ha colpito, dopo aver consegnato le riviste, è stato il loro ringraziamento perché era la prima volta che le ricevevano di persona, invece di trovarle davanti la porta. Per noi è stato un semplice atto d’amore e di generosità verso il prossimo». (Denise e Saveria)
«Questa esperienza, per noi giovani, è un modo per renderci parte attiva della Diocesi e dimostrare che, come diceva David Turoldo, ciascuno di noi può diventare voce di una Parola, di una sillaba di Dio». (Floriana e Noemi).