Pubblicato il 11 Giugno 2022 | di Redazione
0«Un nuovo ruolo ai volontari. Capire perché si va a Lourdes»
Dal 25 al 27 marzo ad Assisi si è svolto l’incontro degli animatori dei pellegrinaggi Unitalsi.
Cosa significa essere animatore?
«L’animatore acquista un nuovo ed importante valore aggiornato rispetto a quello che ha avuto fino al gennaio 2020, che a causa della nota pandemia è stato l’ultimo prima di questo; prima accompagnava i pellegrini, ora promuove i pellegrinaggi e fa capire perché si va a Lourdes».
Per lei è la prima volta, come presidente, a guidare la delegazione ragusana, qual è la sua valutazione?
«Sicuramente una maggiore responsabilità istituzionale insieme al gradito onore di un contatto personale con i responsabili nazionali della nostra associazione, insieme alla opportunità di verifica dello stato interiore delle varie delegazioni. Ho motivo di ritenere assolutamente necessario un adeguato percorso formativo dei nostri volontari per una maggiore comprensione della complessità dei temi trattati».
Presente il presidente della Cei, Cardinale Gualtiero Bassetti, l’incontro è stato presieduto dall’assistente nazionale mons. Luigi Bressan e dal Presidente Nazionale Unitalsi Antonio Diella, quale messaggio è stato trasmesso da loro?
«La capacità della nostra associazione ecclesiale di proporsi come accompagnatore privilegiato per l’Altro voluto dal Signore, a prescindere dalla sua condizione sociale, economica e religiosa».
Da Ragusa non più di tre i pellegrinaggi a Lourdes, nei quali gli animatori svolgono il loro compito; per il resto dell’anno quale il loro ruolo nella sottosezione di Ragusa?
«In passato, nell’attività associativa di sottosezione, non à stata favorita la possibilità di trasferire agli altri soci i contenuti degli incontri formativi. Da quest’anno all’animatore sarà richiesto maggiore impegno associativo affinchè quanto è accaduto a Lourdes dal 1858 venga interiorizzato nella sua purezza e semplicità, al fine di comprendere meglio il Mistero delle apparizioni e del suo contesto sociale e religioso».
Riccardo Roccella