Attualità progetto tuttiperuno ragazzi

Pubblicato il 16 Settembre 2022 | di Redazione

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TUTTIPERUNO

Uno per tutti e tutti in gita a Roma! Venti ragazzi tra i 10 e i 18 anni, quattro operatori del Presidio Caritas e tre giovani in servizio civile universale sono andati dal 3 al 6 settembre alla conquista della capitale. Grazie al progetto TUTTIPERUNO finanziato da Caritas Italiana e Cassa Centrale Banca è stato possibile organizzare la gita premio per la promozione alla classe successiva tra tutti i partecipanti al doposcuola conclusosi nello scorso giugno con il supporto dell’Associazione I Tetti Colorati ONLUS.  La gita è stata per quasi tutti le ragazze e i ragazzi la prima occasione di uscire da casa (vivono in un luogo rurale e totalmente isolato, spesso accompagnando lo studio al lavoro nell’azienda di famiglia) e conoscere una realtà nuova, normalmente irraggiungibile.

“Roma è bellissima – ci dice Jalila che frequenta una scuola superiore di Vittoria – e mi piacerebbe in futuro avere la possibilità di vivere qui. In questi giorni mi sono rilassata e ho dimenticato tutte le difficoltà.”

Le fa eco Amel, anche lei studente di una scuola professionale di Vittoria: “Anche a me piacerebbe vivere a Roma. Tra le cose che abbiamo visto mi è piaciuta soprattutto la fontana di Trevi. Anche perché, come mi hanno spiegato, se si butta una monetina c’è la possibilità di tornare. Era bellissimo vedere tutte quelle persone che si fanno le foto mentre buttano i soldini. E così anche io e la mia amica Rimel l’abbiamo provato. Speriamo che funzioni, Roma è stupenda.”

Il gruppo ha visitato il museo dei bambini Explora, le principali piazze romane, il Colosseo, il Vittoriano e Città del Vaticano, anche grazie all’ospitalità ricevuta dalla Congregazione delle Suore Carmelitane Missionarie di S. Teresa del Bambino Gesù.

Domenico Leggio, direttore della Caritas, ha voluto con determinazione questa iniziativa: “Ringrazio Vincenzo, – ci dice – che ha coordinato il tutto,  Alessia, Sebastiano, Ameni, Andrea, Giada e Mara che hanno reso possibile la concretizzazione di questo sogno per ragazze ragazzi che non solo sono invisibili ma, come definiti dal Dirigente Scolastico di Acate in un suo intervento qualche tempo fa, spesso anche introvabili.  L’azione di vicinanza e condivisione della Caritas con il supporto della parrocchia di Acate e dell’Associazione I Tetti Colorati è instancabile. Quello che vogliamo è che i giovani e le giovani diventino protagonisti del loro futuro. Se pur come una piccola goccia, siamo convinti che la nostra Diocesi e la rete dei partner attualmente presente in questo territorio stia contribuendo a diminuire l’allarmante tasso di povertà, da poco richiamato dall’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, riguardante proprio i minori che nel 2021 è pari al 26,7% il peggior in assoluto dal 1995. Ovviamente oltre al dato rimane la preoccupazione di tanti ragazze e ragazze con le rispettive famiglie che non riescono ad avere garantiti i diritti costituzionali e a cui continueremo ad assicurare la nostra presenza, che significa soprattutto chiamarli sempre per nome ricevendo dai loro occhi quella gioia e felicità, nonostante la situazione di povertà vissuta, che consente a ciascuno di noi di proseguire nella nostra missione e di ringraziare Dio per i continui incontri che ci permette di fare.”

+ Le impressioni di Alessia Campo e Sebastiano Cugnata
È difficile capire se quelle lacrime, al decollo del volo Comiso-Roma, scaturissero dalla paura del primo viaggio in aereo, o tradissero l’emozione di lasciare casa propria e la propria monotona quotidianità, se pur per qualche giorno, o forse entrambe le cose. Eppure, quel volo era davvero importante. Ha sorretto l’impegno che ognuno dei ragazzi ha impiegato fino all’ultimo giorno di scuola al fine di guadagnarsi la gita premio. Il viaggio a Roma, nelle speranze di ognuno, si sarebbe tradotto con l’opportunità di trascorrere qualche giorno lontani da casa, lontani dai propri genitori. Poco importa, dunque, se in fondo a nessuno importasse troppo della Pietà di Michelangelo, o che pochi abbiano notato la maestosità dell’Arco di Costantino o la brutale bellezza dell’Altare della Patria, ciò che importava davvero era respirare un po’ di adolescenza, provare il brivido della normalità. Tutto era solo un corollario all’eccitazione da prima volta. E se si è già ampiamente discusso sulla “prima volta”, in merito a questo viaggio, la nostra speranza è piuttosto che questa possa essere la prima di tante altre esperienze, non solo analoghe ma anche maggiormente intense. “L’anno prossimo a Milano?” “Ma no, io vorrei andare a Istanbul”, sono questi i dialoghi che ascoltiamo mentre li accompagniamo a casa e cerchiamo di capire come sia andata. Temiamo davvero molto bene.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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