Pubblicato il 17 Ottobre 2022 | di Redazione
0Centro diurno per la terza età “Maria Immacolata”
«La vecchiaia è tra le questioni più urgenti che la famiglia umana è chiamata ad affrontare in questo tempo». Queste parole di papa Francesco sono state da guida per un progetto che “rinasce” al suo quinto anno di vita, dopo aver attraversato i difficili anni della pandemia. Grazie ai frati dello storico Convento “S. Francesco all’Immacolata” di Comiso, alla generosità dei laici dell’Associazione Calicantus che quotidianamente si spendono richiamati dall’amore di Cristo nella carne dei fratelli più deboli, con la collaborazione del Comune di Comiso, si consolida il Centro diurno per la terza età che assumerà il titolo di “Maria Immacolata”. La cerimonia di inaugurazione si svolgerà nella suggestiva Sala “Paolo VI” sita nel medesimo plesso, alla presenza delle autorità religiose e civili, e degli attori sociali che hanno animato l’iniziativa.
Interverranno nell’ordine:
don Roberto Asta – Vicario generale Diocesi di Ragusa
Biagio Aprile– Rettore del Santuario dell’Immacolata
prof.ssa Maria Rita Schembari – Sindaco di Comiso
avv. Giuseppe Alfano – Assessore ai Servizi sociali
Pina Brighina – Compagnia di Sant’Orsola di Catania
Pasquale Monaco – Responsabile Caritas Santuario dell’Immacolata
prof. Giuseppe Di Mauro – Presidente Associazione Calicantus
Maria Imposa e Lucia Cuglietta – Operatrici Progetto Centro diurno terza età
A conclusione, un rinfresco preparato dagli stessi anziani giunti ormai a quota 40 e in continua crescita.
Il progetto si caratterizza per la sua ispirazione cristiana e per una linea di spiritualità francescana che comunica immediatamente a tutti coloro che si coinvolgono un rinnovato senso di fraternità. Gli operatori, infatti, siano essi fissi o siano volontari, si immergono nelle attività da loro stessi pensate e programmate, confondendosi con i simpaticissimi “nonnini” e le vivacissime “nonnine”! I pomeriggi sono alquanto movimentati grazie all’attenzione posta dagli animatori alle facoltà psico-motorie che tendono ad assopirsi nella terza età; non solo, il riguardo all’espressività, alla narrazione di sé, oltre a fungere da azioni terapeutiche, aprono alla bellezza dell’arte e della creatività. Le attività vengono pensate a partire dall’esperienza pluriennale di esperti nel settore che hanno consegnato la loro eredità in libri e documenti significativi. Adattando il tutto al contesto e alle persone, si riesce a dar vita ad una piccola comunità che scopre un modo diverso di vivere il tempo, anzitutto inserendosi nel flusso cosmico della liturgia, poi vivendo le stagioni dell’anno e le relative ricorrenze preparando sempre qualcosa a tema, come anche trascorrere alcune domeniche in uscite culturali e divertenti in posti di attrazione. Insomma, un progetto che apre uno spazio per lo stare insieme vincendo la solitudine e l’isolamento, che dilata il tempo conferendogli il senso profondo dell’amore.