Vita Cristiana

Pubblicato il 26 Ottobre 2022 | di Redazione

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San Francesco, innamorato di Gesù e fratello di tutti

“San Francesco, l’innamorato di Gesù, fa una cosa molto ma molto semplice: ascolta il Vangelo e lo mette in pratica.”

“E ancora: aiutare gli altri ci fa trovare noi stessi. Gli altri, tutti nostri fratelli, con i quali bisogna instaurare un legame di amore che ci libera dal gioco pesante e insopportabile dell’individualismo.”

Sono questi alcuni dei messaggi semplici, ma allo stesso tempo molto forti, che sono emersi in queste giornate dedicate al poverello di Assisi.

La nostra comunità parrocchiale ma la città tutta si è stretta, insieme, attorno al Serafino di Dio riponendo in lui l’intercessione verso il Padre Santo affinché su questa terra possa tornare a regnare l’amore che Egli ci ha lasciato.

Solo il Vangelo con la sua umanità ci insegna ad amare Cristo, a scoprine la gioia, la pace e il bene che accendono di amore tutto il creato e le creature.

Nel Libro del Siracide si descrive San Francesco che riparò “il tempio”, la casa del Signore che è in rovina: non è forse proprio questo che siamo chiamati a fare oggi? Ecco che dopo quasi 800 anni dal suo transito, il messaggio di Francesco e di grande attualità. Francesco che si mette in cammino lui per primo e non aspetta che lo facciano gli altri: compie lui il primo passo.

E noi riusciamo ad essere primi del dire no alle guerre, alla fame nel mondo, alle ingiustizie, alle ipocrisie? Riusciamo a dare affetto e consolazione al nostro vicino di casa sofferente, riusciamo ad essere vicini e ad accogliere chi scappa dalle guerre e dalla fame, riusciamo a dividere con loro quello che abbiamo? Poniamoci queste domande e cerchiamo nel profondo del nostro cuore la risposta che anche Francesco vorrebbe sentire.

Certo, nessuno di noi riuscirà mai a lasciare i propri affetti, a disfarsi dei propri beni materiali, a non possedere nulla per sentirsi libero come si è sentito Francesco. Ma possiamo fare la nostra piccola parte, possiamo essere “la goccia nell’oceano” invocata da S. Madre Teresa di Calcutta.

Per fare ciò la vita di Francesco c’è di grande esempio. Lui che non scappa nemmeno di fronte alla sofferenza che lo porta verso la morte, ma la affronta con amore. Un amore così grande da sconfiggerla guardandola negli occhi e chiamandola “sorella”.

Alla fine della festa siamo speranzosi che questi messaggi, rivolti al popolo di Dio in tutte le omelie da parte dei confrati che si sono avvicendati durante le celebrazioni eucaristiche, siano stati accolti dalle migliaia di persone che sono intervenute. La processione del 2 di ottobre, partecipatissima come non mai, e stata la dimostrazione di quanto il popolo di Dio sia vicino a Lui anche attraverso la devozione a San Francesco.

Processione con il simulacro di Francesco che ha fatto visita alla Beata Madre Candida dell’Eucarestia presso il monastero delle Carmelitane Scalze, alla Casa di Riposo San Giuseppe, alla Caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa dove è stata recitata la preghiera del Carabiniere.

Anche i momenti di intrattenimento esterno hanno confermato l’attaccamento della gente alla festa e dimostrato la voglia e anche la necessita dello stare insieme.

Piazza Cappuccini gremita per la rassegna “CorInFesta” del venerdì sera, per la manifestazione “Una Voce per San Francesco” del sabato sera e poi la splendida cornice di pubblico che la domenica sera ha accolto “I Tamburi di Buccheri”, “Il Coro Mariele Ventre” e la splendida esibizione di “Deborah Iurato” che, a conclusione della serata, ha emozionato le migliaia di persone presenti con la sua splendida ed unica voce.

Infine martedì 04 ottobre la Santa Messa Celebrata da Don Giuseppe Burrafato, alla presenza della autorità civili e militari ha chiuso i festeggiamenti in onore del poverello di Assisi.   

Noi come ogni anno, utilizzeremo buona parte del ricavato per aderire al Banco delle Opere di Carità che ci darà la possibilità e la speranza di potere essere quella “piccola goccia nell’oceano”.

Il nostro Patrono, uomo universale, aiuti la nostra comunità, la nostra città, l’Europa e il mondo intero a non rassegnarsi di fronte alla guerra, di fronte a tutte le ingiustizie che gli uomini mettono in atto verso altri uomini, verso i loro fratelli. Lui, amico di tutti, ci aiuti a sconfiggere ogni forma di speculazione, ogni forma di sciacallaggio e ogni forma di ingiustizia che crea solo povertà.

Chiudo non prima di avere ringraziato Il Comune di Ragusa nella persona del Sindaco Avv. Giuseppe Cassì e degli Assessori Spata, Barone e Giuffrida, il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, i Consiglieri comunali, la Polizia Municipale e gli Uffici del Comune di Ragusa, il sig. Questore di Ragusa, Il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, l’Interspar e tutti gli sponsor, tutti gli offerenti, il Comitato Organizzatore ed il Consiglio Pastorale e tutti coloro che con il loro lavoro hanno reso possibile questa meravigliosa edizione della festa. 

Grazie San Francesco, prega per noi, per l’Italia e per il mondo intero.

Pace e bene.

Don Nicola Iudica

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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