Società

Pubblicato il 1 Novembre 2022 | di Redazione

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Pellegrini con le creature per ascoltare la voce del creato

Contemplare la natura con una passeggiata, pregare per la Terra, meditare sulle encicliche del Papa, valorizzare e promuovere la biodiversità, coltivare un orto, un giardino o anche un balcone per produrre cibo sano o abbellire: sono azioni semplici che dimostrano cura per il nostro pianeta e responsabilità consapevole davanti all’allarme sempre più pressante della comunità scientifica sulla gravità della crisi climatica.

È questa l’ecospiritualità che guida il Movimento cattolico Laudato si’, nato per promuovere quella conversione ecologica a cui dal 2015 il Santo Padre chiama credenti, potenti della terra e tutti gli uomini.  “Tutto è collegato” (LS 91): bisogna, quindi, adottare una visione del mondo dell’ecologia integrale in cui le questioni sociali, ecologiche e culturali sono interconnesse. La sfida è epocale e totale perché si tratta di cambiare stili di vita e di produzione. I poveri e la natura soffrono di un unico problema con cause comuni.

La fede propone ai cristiani “grandi motivazioni per la protezione della natura, come pure dei fratelli e delle sorelle più fragili” e tra fede e scienza può svilupparsi un dialogo fruttuoso. “La Bibbia ci insegna che il mondo non è nato dal caos o dal caso, ma da una decisione di Dio che lo ha chiamato e sempre lo chiama all’esistenza, per amore. L’universo è bello e buono, e contemplarlo ci permette di intravedere la bellezza e la bontà infinite del suo Autore – afferma il Papa .  

Ispirato da questa spiritualità dalla scorsa primavera opera il “Circolo Laudato si’ di Vittoria” che si riunisce, negli orti, nelle pinete e riserve naturali per pregare, riflettere, meditare, ammirare, ringraziare Dio nel contatto con la natura.

Lo scorso 2 ottobre come “pellegrini con le Creature” gli aderenti al Movimento si sono ritrovati a Cava Porcaro per celebrare la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. “Ascolta la voce del creato”, è stato il tema e l’invito proposto dalle Chiese (il Tempo del creato è promosso da un Comitato ecumenico) per l’edizione 2022 che ha avuto come immagine simbolo il roveto ardente in riferimento agli incedi sempre più numerosi che devastano il pianeta, ma anche segno della presenza di Dio vicino a ciascuno di noi.

In particolare, nel corso dell’incontro si è data voce agli indigeni, alle donne ed alla biodiversità per le quali è stata recitata la litania di lamento e pentimento.

L’incontro è stato chiuso dalla Santa Messa, celebrata nell’anfiteatro della cava con la vista della valle, purtroppo anche durante la celebrazione offesa da tre roghi neri prodotti dalle fumarole.

 

Cinzia Arena

 

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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