Attualità

Pubblicato il 2 Dicembre 2022 | di Redazione

0

È l’ora della conversione ecologica

Domenica 23 ottobre nella splendida cornice di Torre Canicarao, a Comiso, abbiamo celebrato la decima Giornata diocesana per la Custodia del Creato, promossa dal’Ufficio diocesano per i Problemi Sociali ed il Lavoro. Il messaggio dei vescovi italiani, “Prese il Pane e Rese Grazie – Il Tutto nel Frammento”, ne ha caratterizzato le riflessioni. All’iniziativa hanno preso parte persone provenienti da tutta la diocesi e di ogni età, dai più piccoli, ai giovani ai più adulti, perché il tema della custodia del Creato non può che coinvolgere e riguardare tutti.

La giornata è iniziata con l’intervento del direttore dell’Ufficio diocesano, Renato Meli, che ha introdotto le attività, descrivendone il senso .«Nel Creato si manifesta l’impronta di Dio, non possiamo quindi esimerci dal custodirlo e dal creare un legame autentico, personale e comunitario con l’ambiente nel quale viviamo. Il “pane” è ricco di simbologia, è dono della terra, rappresenta il lavoro e la passione dell’uomo, ma anche la fatica di tanti, ed è espressione della gratuità a cui tutti siamo chiamati a partecipare quando lo spezziamo e lo condividiamo insieme agli altri. Il pane ci invita a ritornare all’essenziale. Il pane infatti rappresenta l’essenziale e non produce alcuno scarto. Il modello culturale, sociale ed economico nel quale siamo immessi, al contrario, è caratterizzato da un consumismo senza freni che ci induce continuamente a produrre, consumare e a gettare, facendo leva sull’invenzione di bisogni sempre nuovi, effimeri e non reali».

Con queste premesse ha avviato il suo intervento l’ingegnere Luca Garofalo che ci ha parlato della crisi dei rifiuti, descrivendo la situazione attuale e le possibili prospettive di azione. Esaminando i suggerimenti europei sul ciclo dei rifiuti ha evidenziato tre parole chiave: Ridurre, cioè prevenire la creazione di rifiuti, impegnandoci a riformare i nostri stili di vita; Riutilizzare, cioè promuovere un atteggiamento di cura per le cose e provare a trovare una nuova forma di utilizzo per gli oggetti prima che essi diventino rifiuti. In relazione a questo ha sottolineato la necessità di effettuare una buona e attenta raccolta differenziata. La nostra provincia ha raggiunto nel 2022 il 69% di raccolta differenziata, raggiungendo un dato superiore al 65% (ossia l’obiettivo minimo prefissato). Tuttavia per creare realmente cambiamento dovremmo impegnarci, individualmente e comunitariamente, a sensibilizzare con maggiore vigore gli altri, per praticare una raccolta differenziata più efficace, attenta, scrupolosa e precisa. L’ultima parola Recuperare energia o materia dai rifiuti ci ha particolarmente interessati, esaminando i pro e i contro dell’utilizzo dello strumento dei termovalorizzatori e degli impianti Css (carburante solido secondario). Un intervento puntuale e preciso che ci ha interrogato sotto molteplici punti di vista, come individui, come consumatori, come cittadini.

La giornata è proseguita con la celebrazione della santa messa, presieduta dal vescovo monsignor Giuseppe La Placa che ci ha invitato a riflettere sul senso profondo che la relazione con il Creato rappresenta per la vita umana e spirituale di ogni cristiano. Le offerte raccolte sono state devolute a favore di tutti missionari del mondo, celebrandosi lo stesso giorno la Giornata mondiale missionaria.

I lavori sono poi continuati con un momento di laboratorio e di confronto comunitario sul concetto di “Conversione Ecologica”, declinato in senso spirituale, umano e comunitario: sono stati un’opportunità per metterci in gioco e ribadire il nostro ruolo attivo e propositivo all’interno della Chiesa e della società.

La condivisione del pranzo ed una passeggiata verso la Pagoda della Pace del buddista Gyosho Morishita hanno concluso la giornata. L’incontro con il monaco buddista è stato un momento molto significativo, di condivisione e di comunione, nello spirito ecumenico che caratterizza il senso di questa giornata diocesana. Insieme a lui abbiamo avuto l’occasione di riflettere sulla Pace come atteggiamento che deve innanzitutto distinguere le nostre relazioni personali e familiari. Abbiamo poi pregato per il conflitto ucraino e per tutti i conflitti in cui è coinvolta l’umanità. In conclusione abbiamo vissuto momenti diversi, ma egualmente significativi, assaporando il senso della sinodalità, espressa nell’immagine di una comunità, composita e gioiosa, che insieme ha riflettuto, ha approfondito, ha pregato, ha camminato. Con la speranza e l’impegno di proseguire questo percorso, un sentito grazie a tutti coloro che hanno partecipato e condiviso con noi questo momento.

 

Fabrizio Iacono
Marianna Occhipinti

Tags: , ,


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑