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Pubblicato il 30 Dicembre 2022 | di Redazione

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I 40 anni dell’Avis provinciale

 

Se c’è un campo nel quale Ragusa eccelle è sicuramente quello della solidarietà. Tante le associazioni che, puntando sull’opera silenziosa e costante dei volontari, riescono a rendere più umano il volto della città. L’Avis provinciale ha concluso in questi giorni la celebrazione dei suoi 40 anni di attività. In tutte le realtà della provincia è ormai attiva una sede nella quale poter donare il sangue. Gocce di solidarietà che alimentano la vita. Sono oltre 26mila i soci donatori che assicurano al sistema sanitario ogni anno oltre 43mila donazioni. Nel Ragusano il 7,9 per cento degli abitanti è donatore di sangue, rispetto a una media nazionale del 3 per cento e una europea che sfiora il 4 per cento. Segno di una cultura della donazione ben radicata e dell’efficienza raggiunta dall’Avis e dai centri di raccolta che mettono il donatore nelle migliori condizioni possibili. E, per fortuna, non mancano i diciottenni che ogni anno integrano il parco dei donatori e allungano questa straordinaria catena di solidarietà.

Quaranta anni rappresentano un traguardo ambizioso che racconta la storia del volontariato e della donazione del sangue. «Il modo più significativo di celebrare questo lungo percorso associativo – spiega il presidente provinciale dell’Avis, Salvatore Poidomani – è stato quello di continuare a lavorare tutti quotidianamente ai vari livelli: regionale, comunale, nazionale, personale sanitario e amministrativo, per lo stesso scopo di missione: promuovere il dono del sangue, un gesto concreto capace di rispondere ai bisogni assistenziali e di cura di tante persone, rappresentando per molte di esse un prezioso salvavita.  L’Avis ha potuto contare su una leadership forte e coesa – aggiunge Poidomani – all’interno della quale sono emerse figure di grande spessore e lungimiranza; ciascuna di esse ha messo a disposizione dell’Associazione non solo il proprio impegno, il proprio tempo, la propria passione, ma anche le proprie competenze, dimostrando di avere una grande visione strategica. Riguardo all’esperienza dell’Avis a noi piace parlare anche di leadership diffusa, una leadership collettiva, che è riuscita ad affrontare e superare le inevitabili situazioni di difficoltà e di criticità, attraverso la realizzazione di un modello organizzativo flessibile, dinamico, aperto, capace di adattarsi ai cambiamenti, puntando sulla condivisione dei problemi e delle soluzioni e attuando un sistema integrato, sia a livello interno che nel rapporto di collaborazione con la parte pubblica».

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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