Società

Pubblicato il 31 Gennaio 2023 | di Emanuele Occhipinti

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Il diritto alla casa al centro di un patto Avviato un nuovo percorso

La casa al centro di un patto per offrire a tutti un diritto e un’occasione per migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle comunità. A questi temi la Fondazione San Giovanni Battista ha voluto dedicare il “Festival dell’Abitare”, un’occasione per riflettere in modo ulteriore sull’importanza della casa e per avviare un percorso condiviso con enti pubblici (Comune e Istituto case popolari), associazioni degli inquilini (Sunia), agenti immobiliari, associazioni come “I tetti colorati”. Al termine è stato siglato un “patto di comunità” che punta a favorire interventi integrati sui temi che ruotano attorno all’abitare.

«La casa, il lavoro, le relazioni positive – sottolinea Renato Meli, presidente della Fondazione – sono i pilastri su cui si fonda la vita di tutti. Sono concetti cardine per ognuno, ancor più se parliamo di persone straniere e fragili. Abbiamo definito questo momento come un “festival” perché crediamo che si debbano affrontare tutte le sfaccettature legate all’abitare: parità di accesso ai diritti e ai servizi del territorio, il lavoro dignitoso e garantito, l’uguaglianza come premessa di ogni azione sociale. È chiaro che un tema così complesso si risolve e si interpreta solo in modo integrato. Per questo oggi diamo vita ad un patto di comunità tra tutte le persone qui coinvolte per prevedere ed agire con interventi non più isolati ma integrati».

Tante le difficoltà e le contraddizioni che ruotano attorno alla casa. A Ragusa, ad esempio, esiste un fabbisogno abitativo privato che supera ampiamente le necessità del territorio e che svaluta il patrimonio immobiliare. Di contro si registra una scarsa disponibilità dei proprietari a rendere in affitto le abitazioni, ancor più se a persone in stato di difficoltà sociale o economica.

«Occorre avere – prosegue Meli – una visione di ciò che è possibile fare e non perdere le occasioni che abbiamo. Dobbiamo collaborare per superare i problemi dello stato esistente e cercare alle domande sull’abitare delle risposte complete e competenti. La casa non è la sola risposta che si può dare a chi ne ha bisogno: occorre anche facilitare le relazioni e sviluppare un senso di appartenenza e di cura reciproci tra gli abitanti di una città. Sono d’accordo con il sindaco Cassi quando afferma che occorre trovare la strada giusta in tempi giusti, senza perdere tempo ma senza avere fretta. Ragusa ha tutte le carte in regola per puntare verso l’eccellenza anche in un tema delicato e difficilissimo come quello dell’abitare. Dobbiamo essere umili e dire che non esistono risposte preconfezionate e semplicistiche. Oggi iniziamo a condividere domande e percorsi che richiedono tempo e passione. Siamo molto felici di aver avviato questo percorso».

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Autore

Laureato in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, lavora dal 1990 presso Banca Agricola Popolare di Sicilia, attualmente in staff alla Direzione Commerciale. E’ impegnato nell’associazionismo e nel volontariato nazionale ed internazionale, settori per i quali svolge anche il ruolo di formatore. Già presidente diocesano di Azione Cattolica, è, in atto, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Ragusa e membro del Consiglio Nazionale della FISC (Federazione Italiana Settimanali Diocesani).



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