Vita Cristiana

Pubblicato il 1 Febbraio 2023 | di Redazione

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Nessuna donna dissuasa dall’aborto si è pentita di aver scelto la vita

Cinque gravidanze che dovevano essere interrotte stanno proseguendo
grazie all’intervento dei volontari e di un’autentica rete di solidarietà

 

Da un progetto di padre Salvatore Tumino, nel 2007 nasce anche a Ragusa il Centro di Aiuto alla Vita.

Inizialmente un piccolo gruppo di volontari attraverso degli opuscoli e volantini, diffondevano la cultura della vita. un modo efficace e diretto per promuovere e difendere il primo diritto umano: nascere. Un modo semplice che ha aiutato le donne a dire Sì alla Vita. Una lettera inviata dal Movimento per la Vita ci ringraziava per questo semplice servizio che aveva strappato bambini dall’aborto.

Oggi il Centro di Aiuto alla Vita è un’associazione di volontari, costituita nel 2013, grazie al sostegno del vescovo emerito monsignor Paolo Urso, ha sede a Ragusa presso il Consultorio di Ispirazione Cristiana Don Romolo Taddei (il nostro cellulare 334 9666174). Si propone di custodire e affermare l’uguale dignità di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale e di mettersi al servizio della coppia e della donna che si trovano in difficoltà durante la gravidanza. Naturalmente senza distinzione di nazionalità religione e condizione sociale.

Il nostro servizio si svolge soprattutto in ospedale. Incontriamo coppie o donne che per una gravidanza indesiderata vedono l’aborto come “l’unica soluzione”. Tante sono le difficoltà concrete, affettive, storie difficili, che offuscano l’accoglienza alla vita. Siamo presenti in quel luogo dove tutto è deciso, per dare voce al grido silenzioso del bambino che nessuno sente. Questo servizio in ospedale è accompagnato da tanta preghiera. Il colloquio è un “carisma”, un dono dello Spirito Santo, che ci guida all’accoglienza delicata che aiuta ad alleggerire lo stato d’animo travagliato e pesante. Ci guida ancora all’ascolto empatico, a comprendere un problema nascosto, per la donna, da risolvere quanto prima. Spesse volte lei si racconta, apre il suo cuore, tra lacrime e silenzi, e lo Spirito Santo suggerisce le parole adatte da dire per salvare la vita del bambino. Ci è stata detta una frase. «Lui ascolta la vostra voce, sente di essere amato e lotta con noi». Possiamo affermare che è «la vita che lotta contro la morte».

Molto importante è la formazione dei volontari. Tante menzogne attaccano la vita. Si dice “nelle prime settimane di gravidanza non c’è niente, un ammasso di cellule, un grumo di sangue, ecc.”. La vita è vita, inizia dal concepimento. A Ragusa nel nostro ospedale San Giovanni Paolo II, si pratica solo l’aborto farmacologico fino alla nona anche decima settimana di gestazione; a Modica, all’ospedale Maggiore “Nino Baglieri” si pratica l’aborto chirurgico, farmacologico ed eugenetico. Un’informazione corretta aiuta a fare luce sulla verità scientifica delle pillole abortive: la Ru486 è la pillola amministrata in ospedale che ha tanti effetti collaterali (mettendo a rischio la salute della donna); la pillola del giorno dopo e quella dei 5 giorni, che si possono acquistare facilmente in farmacia come farmaci da banco, hanno importanti effetti collaterali e impediscono a decine di migliaia di embrioni di impiantarsi nell’utero materno. In ospedale incontriamo tante donne e qualche coppia. Quando decidono,  nonostante le difficoltà e le paure, di dire “sì alla vita” e accettano il nostro aiuto, da subito una grande rete di solidarietà tra associazioni locali (Caritas, Vocri, Gruppo San Vincenzo, Banco Alimentare) insieme e in sinergia aiutiamo la mamma nei bisogni concreti (corredino, passeggino culline….). Tanta attenzione silenziosa cura ogni  dettaglio, compresa l’assistenza continua alla mamma. Per tutta la gestazione e per le gravidanze a rischio ci sostiene il professor Giuseppe Noia specialista in medicina prenatale, del Policlinico Gemelli che spesso contattiamo.

Per evitare l’aborto eugenetico esiste un progetto di adozione del neonato malformato da parte delle famiglie del gruppo F.A.N.HA. (famiglie accoglimento nascituri handicappati) una associazione che ha sede a Messina. Per i problemi economici aderiamo al Progetto Gemma Nazionale che l’associazione Vita Nova di Milano gestisce per tutti i Cav d’Italia (350), una adozione non giuridica, ma a distanza per 18 mesi, a partire dal terzo mese di gravidanza per la mamma e il suo bambino.

Un grazie di cuore a tutti i volontari che ogni giorno sono al servizio della vita, in difesa della creatura più inerme, debole e indifesa con disponibilità di cuore. Dal 2007 ad oggi a Ragusa sono nati 77 bambini (casi accertati) e cinque sono le gravidanze in corso di cui una gemellare.

Possiamo testimoniare che nessuna donna dissuasa dall’aborto si è pentita di aver scelto la vita. A te mamma che in questo momento vivi dei problemi per una gravidanza indesiderata non aver paura, il Centro di Aiuto alla Vita ti può aiutare.

Diversi eventi ecclesiali e sociali sono promossi da noi volontari: la Giornata Nazionale della Vita (in collaborazione con l’Ufficio Pastorale della Salute, della Famiglia, quest’anno in modo sinodale anche con gli uffici di Pastorale Giovanile e della Cultura e la Consulta delle aggregazioni laicali), conferenze su temi di bioetica e sul messaggio annuale della Cei; celebrazioni eucaristiche per i bimbi mai nati e di preghiera per le loro mamme; Via Crucis di Gesù nel Grembo; Rosario per la Vita; preghiera per la coppia che desidera un figlio; incontri con i gruppi familiari parrocchiali, per i fidanzati nei corsi prematrimoniali; stand di sensibilizzazione nei centri commerciali o in luoghi pubblici; incontri nelle scuole, divulgazione di materiale per sensibilizzare e diffondere la cultura della vita e annunciare il Vangelo della Vita.

Tanti anche i progetti: il Giardino degli Angeli, un area cimiteriale destinata ai bambini non nati; la Culla per la vita dove la mamma in anonimato può lasciare il bambino; una Marcia per la vita; l’attivazione del Progetto Gemma nelle nostre parrocchie.

Carlo e Maria Moltisanti
Presidente e vicepresidente del Cav

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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