Vita Cristiana

Pubblicato il 1 Marzo 2023 | di Redazione

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Don Franco Forti autentico dono di Dio

La sua spiritualità segnata dalla vocazione artistica e dalla devozione alla Vergine

«Grazie padre Franco per essere stato un dono di Dio»: con queste parole la comunità del Santuario di Gulfi ha salutato don Franco Forti che lo scorso 5 febbraio è tornato alla Casa del Padre. Lo ricordano il vescovo, monsignor Giuseppe La Placa, il presbiterio diocesano, la parrocchia di San Nicola, il santuario di Gulfi, l’intera Diocesi di Ragusa e, in particolare, le parrocchie Santa Maria di Portosalvo in Scoglitti, San Giuseppe in Comiso, Resurrezione in Vittoria, Sacro Cuore in Vittoria, San Giovanni Battista in Santa Croce Camerina e Maria Ss. Annunziata in Comiso dove ha svolto il suo ministero sacerdotale. «Da poco – è il ricordo della comunità del Santuario di Gulfi – avevi iniziato il tuo ministero per noi e in mezzo a noi e nella brevità della tua esperienza a San Nicola e Santuario ti sei fatto apprezzare per il tuo sorriso, la tua disponibilità a conoscere tutti e la tua sincera e profonda devozione alla Madonna che ti rendeva felice per questo servizio a cui il vescovo ti aveva chiamato. Grazie Padre Franco per essere stato un dono di Dio, grazie per averci voluto bene, grazie perché nella brevità del tempo siamo stati arricchiti del tuo ministero sacerdotale. La Madonna di Gulfi, di cui non vedevi l’ora di festeggiare la festa, sia ora lei ad accoglierti nella pasqua eterna».

La devozione alla Vergine Maria è stata ricordata anche dal vescovo, monsignor Giuseppe La Placa, durante l’omelia delle esequie. «La spiritualità sacerdotale di Padre Franco è stata fortemente segnata  – ha detto il vescovo – da due peculiari caratteristiche: la vocazione artistica e la sua devozione alla Vergine Maria. Padre Franco ha messo a servizio della comunicazione della fede il suo talento artistico realizzando delle opere che si possono ammirare e apprezzare nelle varie parrocchie che lo hanno avuto come pastore. Padre Franco – ha aggiunto – amava il bello perché era un uomo buono, e le sue opere non sono altro che l’espressione visibile di quella bontà d’animo che ha caratterizzato la sua vita e il suo ministero sacerdotale». L’altro aspetto peculiare della spiritualità di padre Franco era l’amore per la Madonna e «alla Vergine Maria – ha ricordato ancora il vescovo durante l’omelia – aveva consacrato non solo il suo cuore ma anche la sua mente, approfondendone i misteri sia durante i suoi studi alla Pontificia Facoltà “Marianum” di Roma per specializzarsi in Mariologia, ma soprattutto nel corso di tutta la sua vita sacerdotale. Amava la Madonna con tutto il suo cuore, e il suo cuore, puro e semplice come quello di un fanciullo, ha esultato di gioia quando gli comunicai che l’avrei nominato Rettore del Santuario Mariano di Chiaramente. Mi commossero le sue lacrime di gioia e le parole di gratitudine che uscirono dalla sua bocca per ringraziare il Signore per questo grande dono che, tramite il Vescovo, stava ricevendo. E nei pochi mesi in cui ha svolto il suo ministero pastorale al Santuario, aveva già cominciato a imprimere la sua personalissima impronta per far crescere sempre più la devozione del popolo alla Vergine Maria, non solo con le iniziative liturgiche e culturali che aveva in animo di promuovere, ma soprattutto con la sua testimonianza sacerdotale di forte impronta mariana».

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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